venerdì 6 luglio 2007

Audi A8 4.2 TDI quattro 2005

Interamente ridisegnato, il motore 8 cilindri a V biturbo 4.2 litri permette alla leggera berlina con scocca in alluminio di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 5,9 secondi. La velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h. Abbinato di serie alla trazione integrale permanente quattro e al cambio Tiptronic a 6 velocità, utilizza in media 9,4 litri di gasolio per percorrere 100 chilometri. Ciò significa che, con un pieno, consente una autonomia di oltre 950 km senza soste.

La berlina di lusso Audi con il nuovo TDI, disponibile nelle versioni con passo tradizionale e lungo (con una differenza di 130 millimetri), potrà essere ordinata a partire dal mese di giugno e le prime consegne sono previste per settembre 2005. La precedente A8 V8 TDI aveva già ottenuto il massimo riconoscimento tra le berline di lusso con motore Diesel, grazie alla motorizzazione 4 litri a otto cilindri. Con i suoi 275 CV e i 650 Nm di coppia, è stata la vettura Diesel V8 più potente per un lungo periodo di tempo dopo il debutto avvenuto nell’estate 2003. Per il nuovo motore sono stati prefissati importanti obiettivi: la potenza più elevata tra le vetture Diesel presenti nel mercato, eccellenza in termini di dinamica di guida, con consumi contenuti, ottima acustica del motore, riduzione del peso e compattezza e brevità del design.

Per ottenere queste specifiche, il team di sviluppo TDI Audi ha progettato un motore completamente nuovo. Proprio come i recenti V6 3.0 e 2.7 TDI, il 4.2 V8 TDI è uno dei membri della nuova famiglia Audi di motori a V ed è dotato di trasmissione a catena per l’albero a camme e gli organi ausiliari. Il blocco motore che pesa 62 kg, è realizzato in ghisa a grafite vermicolare (GGV), caratteristica importante che permette di limitare il peso del motore a soli 255 kg. Rispetto al predecessore, il 4 litri TDI, il peso è inferiore di 15 kg. Il 4.2 TDI è pertanto uno dei diesel V8 più leggeri in assoluto. Con una 4.134 cm3, la cilindrata è aumentata di quasi 0,2 litri rispetto al precedente 4 litri TDI. L’alesaggio, incrementato di 2 mm rispetto al predecessore, misura adesso 83 millimetri, mentre la corsa di 95,5 millimetri è identica a quella del 4.0 TDI. Il rapporto di compressione è 16,5 : 1.

La superficie dei cilindri è trattata utilizzando l’esposizione ai raggi laser UV. Questo speciale processo di microfinitura garantisce un consumo nettamente limitato di olio nel motore TDI e, di conseguenza, una riduzione significativa della formazione di particolato durante la combustione. L’albero motore fucinato, realizzato in acciaio al cromo molibdeno, è disassato in modo tale da evitare le forze e i momenti del primo e secondo ordine, peculiarità determinante per contenere il livello delle vibrazioni. La testa cilindri è realizzata in alluminio e i due alberi a camme sono impiegati per comandare le relative valvole. Essi sono movimentati da una catena, esente da manutenzione, che aziona anche le pompe dell’olio, dell’acqua e del servosterzo idraulico. Le valvole sono quattro per cilindro, al fine di garantire un miglior riempimento della camera di combustione. Esse sono azionate da rulli di punteria che ne compensano idraulicamente il gioco. Questa tecnica di trasmissione a basso attrito ha un ruolo fondamentale per la riduzione del consumo di carburante e delle emissioni del motore 4.2.

I due turbocompressori a geometria variabile della turbina erogano una coppia elevata anche a bassi regimi, unitamente a un’elevata potenza. La geometria variabile della turbina consente di ottimizzare la portata dei gas di scarico in funzione del carico e del regime motore. Misurando la portata d’aria, la gestione motore fa sì che i turbocompressori funzionino costantemente alla medesima velocità e che quindi raggiungano la stessa erogazione. La pressione massima di sovralimentazione è di 2,5 bar; il regime massimo dei turbocompressori è di 226.000 giri al minuto. Il 4.2 TDI è dotato di due intercooler, disposti sulle bancate destra e sinistra del motore. Essi sono posizionati flusso di aria al di sotto dei proiettori anteriori e sono pertanto in grado di operare con estrema efficacia grazie all’esposizione ottimale ai flussi d’aria di raffreddamento.
Gli iniettori piezoelettrici in linea sono indubbiamente la novità più importante del nuovo sistema common rail. I cristalli piezoelettrici eccitabili elettricamente svolgono la funzione di innesco degli iniettori. Non appena viene applicata tensione ai cristalli, essi si contraggono e, assistiti da un elemento idraulico, innescano meccanicamente l’apertura dell’ago dell’iniettore. Gli iniettori piezoelettrici offrono molteplici vantaggi rispetto alle elettrovalvole tradizionali: ad esempio, consentono di ridurre di almeno il 75 % (da 16 a 4 grammi), le masse in movimento sugli aghi degli iniettori. Il valore di 326 CV a 3.750 giri/min è il nuovo riferimento in quanto, rispetto ai 275 CV del predecessore, rappresenta un aumento di 51 CV. I 650 Nm di coppia disponibili tra 1.600 e 3.500 giri/min rendono la A8 4.2 TDI quattro la Audi con la coppia più elevata La trazione integrale permanente quattro trasforma le prestazioni del motore in una propulsione e una stabilità in curva estremamente efficaci, trasferendo la sontuosa coppia sull’asfalto con grande facilità e in tutta sicurezza. La scocca in alluminio Audi Space Frame (ASF) fornisce la robustezza elevata di base che permette di contenere il peso, la dinamicità delle prestazioni e l’eccellenza di tenuta L’Audi A8 è dotata di telaio in alluminio con sospensioni anteriori a quattro bracci e sospensioni posteriori a quadrilatero autolivellanti. Le sospensioni pneumatiche adattative, che sono dotate di un sistema di controllo continuo dello smorzamento, offrono caratteristiche di guida idonee per ogni situazione di marcia. Contemporaneamente, riducono le oscillazioni della scocca, ottimizzando così la tenuta di strada e il comfort.

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