Dal punto di vista del design, la XC60 Concept è una creazione audace, carica di emozione ad anticipare concetti, linee, stili ed intenzioni di una prossima Crossover Volvo. Linee guida... Il classico logo Volvo Iron Mark, il simbolo del ferro, è stato reintrodotto sulle auto Volvo circa due anni fa, ed ora è stato ingrandito per dare ancora più forza all’immagine della Casa. Le nuove luci di posizione su entrambi i lati della griglia, fanno anch’esse parte del DNA delle auto Volvo di prossima generazione. Insieme ai fari e agli ampi parafanghi anteriori trasmettono un’aggressività che enfatizza anche la classica forma a V del cofano. Forme scolpite ed incisive, come quelle già proposte sulla compatta C30: con ruote da 20 pollici, passaruote accentuati e battitacco in alluminio, la sensazione muscolosa della XC è enfatizzata nella parte bassa dell’automobile, mentre il profilo slanciato dei finestrini e la linea accentuata del tettuccio danno alla parte superiore il sapore delle coupè sportive.
Esperimenti di stile. “Nella parte posteriore, le forme espressive, scolpite, forniscono ulteriori indizi sulla direzione che sta prendendo il nostro DNA progettuale. I profili degli alti fanalini di coda sottolineano le spalle muscolose; inoltre la forma trapezoidale del portellone posteriore costituisce un ulteriore sviluppo di quello in vetro della Volvo C30”, spiega Steve Mattin. Il design del portellone posteriore propone un’altra innovazione. La parte inferiore si sposta all’esterno e sopra quella superiore. In questo modo è possibile aprire il portellone quel tanto che basta per inserire piccoli oggetti nel portabagagli. Naturalmente, il portellone può essere anche aperto completamente. La terza alternativa è aprire solo la parte superiore. Trasparente visuale. Una ulteriore soluzione sorprendente è il pannello scuro nella parte bassa del portellone. Visto dall’interno è trasparente, per migliorare la visuale del conducente sulla parte posteriore dell’auto. Anche il tetto è trasparente, con un vetro scuro montato su una struttura portante a forma di Y.
Interni futuristici. Il design degli interni della XC60 Concept è audace tanto quanto l’esterno. Questo vale soprattutto per il cruscotto, la consolle centrale e per i sedili anteriori e posteriori sottili e visivamente mobili. Gli interni sono dominati dall’elegante combinazione di cuoio e alluminio. La parte superiore è chiara, tipicamente scandinava, mentre la sezione inferiore è di un colore scuro contrastante, dalle tonalità caffè. La strumentazione principale del cruscotto ha l’aspetto di un calabrone, con il “corpo” centrale rappresentato da un contachilometri analogico di forma rotonda con ai lati due “ali” digitali, contenenti i display che visualizzano le altre informazioni. Il display da spettacolo. I pulsanti e i comandi sono completamente integrati nella superficie e lo schermo “invisibile” per le informazioni e la navigazione compare solo quando viene acceso, avviandosi con una spettacolare sequenza luminosa. L’immagine sullo schermo è retroproiettata, il che rende la console centrale una delle caratteristiche più innovative degli interni. Le quattro manopole di comando prendono anch’esse vita durante la sequenza di accensione. Tutti gli altri pulsanti sono a sfioramento.
Sei cilindri a bioetanolo. La catena cinematica scelta per la Volvo XC60 Concept è un motore a bioetanolo a sei cilindri da 3,2 litri con All Wheel Drive. La performance dinamica offerta da questo motore è frutto dei suoi 265 cavalli e 640 Nm di coppia, con emissioni di biossido di carbonio che durante la guida sono inferiori di circa l’80% rispetto allo stesso motore alimentato solo a benzina. Una gamma pulita. Attualmente, tre dei nove modelli Volvo Cars, la C30, la S40 e la V50, sono disponibili su nove mercati europei anche in versione FlexiFuel alimentata a bioetanolo. Tutte queste auto hanno motori a quattro cilindri. “Crediamo che il FlexiFuel offra grandi potenzialità anche per i motori di dimensioni maggiori, e stiamo progettando di ampliare la nostra gamma di motori alimentati a bioetanolo nei prossimi anni,” afferma Magnus Jonsson, Vice Presidente Anziano del settore Ricerca & Sviluppo di Volvo Cars. Il motore, lo stesso sei cilindri in linea introdotto con la nuova Volvo S80 nel 2006, è stato ottimizzato per l’E85 (85 percento di bioetanolo e 15 percento di benzina). Ciò si traduce in 265 cavalli e 340 Nm di coppia, e in un’accelerazione da 0 a 96,60 km/h in 8,2 secondi. La velocità massima è 228 km/h. Il risparmio di carburante grazie all’utilizzo dell’E85 è di 12,3 litri/100 km.
La diffusione del bioetanolo. Il bioetanolo rinnovabile è un combustibile in espansione in Europa; Volvo Cars ha lanciato i modelli FlexiFuel in diversi nuovi mercati quest’autunno, e continuerà a farlo nel 2007. Oltre alla Svezia, i mercati che hanno conosciuto il FlexiFuel di Volvo sono la Francia, la Norvegia, i Paesi Bassi, la Spagna, il Regno Unito, l’Irlanda, il Belgio, l’Austria e la Svizzera. Volvo Cars prevede di vendere 7.000 auto FlexiFuel nel 2007. Attualmente esistono 23 impianti di produzione di Etanolo in Europa e si prevede che questo dato aumenterà fino a superare le 60 unità nel 2008. In totale, nell’Unione Europea vengono prodotti ogni anno circa 2,7 miliardi di litri di etanolo, utilizzando principalmente barbabietola da zucchero e cereali vari. Ci si aspetta che la produttività triplichi entro il 2008. Da agosto 2006, negli Stati Uniti vi sono 101 impianti di bioetanolo attivi, con una capacità di quasi 18,2 miliardi di litri all’anno. 39 bio-raffinerie sono attualmente in costruzione ed altre 7 si stanno ampliando: quando saranno completate, aggiungeranno più di 9,47 miliardi di litri all’attuale produzione. L’etanolo viene miscelato al 40 percento della fornitura statunitense di benzina, e vi sono già circa 1.000 stazioni di servizio per E85 negli Stati Uniti.
Esperimenti di stile. “Nella parte posteriore, le forme espressive, scolpite, forniscono ulteriori indizi sulla direzione che sta prendendo il nostro DNA progettuale. I profili degli alti fanalini di coda sottolineano le spalle muscolose; inoltre la forma trapezoidale del portellone posteriore costituisce un ulteriore sviluppo di quello in vetro della Volvo C30”, spiega Steve Mattin. Il design del portellone posteriore propone un’altra innovazione. La parte inferiore si sposta all’esterno e sopra quella superiore. In questo modo è possibile aprire il portellone quel tanto che basta per inserire piccoli oggetti nel portabagagli. Naturalmente, il portellone può essere anche aperto completamente. La terza alternativa è aprire solo la parte superiore. Trasparente visuale. Una ulteriore soluzione sorprendente è il pannello scuro nella parte bassa del portellone. Visto dall’interno è trasparente, per migliorare la visuale del conducente sulla parte posteriore dell’auto. Anche il tetto è trasparente, con un vetro scuro montato su una struttura portante a forma di Y.
Interni futuristici. Il design degli interni della XC60 Concept è audace tanto quanto l’esterno. Questo vale soprattutto per il cruscotto, la consolle centrale e per i sedili anteriori e posteriori sottili e visivamente mobili. Gli interni sono dominati dall’elegante combinazione di cuoio e alluminio. La parte superiore è chiara, tipicamente scandinava, mentre la sezione inferiore è di un colore scuro contrastante, dalle tonalità caffè. La strumentazione principale del cruscotto ha l’aspetto di un calabrone, con il “corpo” centrale rappresentato da un contachilometri analogico di forma rotonda con ai lati due “ali” digitali, contenenti i display che visualizzano le altre informazioni. Il display da spettacolo. I pulsanti e i comandi sono completamente integrati nella superficie e lo schermo “invisibile” per le informazioni e la navigazione compare solo quando viene acceso, avviandosi con una spettacolare sequenza luminosa. L’immagine sullo schermo è retroproiettata, il che rende la console centrale una delle caratteristiche più innovative degli interni. Le quattro manopole di comando prendono anch’esse vita durante la sequenza di accensione. Tutti gli altri pulsanti sono a sfioramento.
Sei cilindri a bioetanolo. La catena cinematica scelta per la Volvo XC60 Concept è un motore a bioetanolo a sei cilindri da 3,2 litri con All Wheel Drive. La performance dinamica offerta da questo motore è frutto dei suoi 265 cavalli e 640 Nm di coppia, con emissioni di biossido di carbonio che durante la guida sono inferiori di circa l’80% rispetto allo stesso motore alimentato solo a benzina. Una gamma pulita. Attualmente, tre dei nove modelli Volvo Cars, la C30, la S40 e la V50, sono disponibili su nove mercati europei anche in versione FlexiFuel alimentata a bioetanolo. Tutte queste auto hanno motori a quattro cilindri. “Crediamo che il FlexiFuel offra grandi potenzialità anche per i motori di dimensioni maggiori, e stiamo progettando di ampliare la nostra gamma di motori alimentati a bioetanolo nei prossimi anni,” afferma Magnus Jonsson, Vice Presidente Anziano del settore Ricerca & Sviluppo di Volvo Cars. Il motore, lo stesso sei cilindri in linea introdotto con la nuova Volvo S80 nel 2006, è stato ottimizzato per l’E85 (85 percento di bioetanolo e 15 percento di benzina). Ciò si traduce in 265 cavalli e 340 Nm di coppia, e in un’accelerazione da 0 a 96,60 km/h in 8,2 secondi. La velocità massima è 228 km/h. Il risparmio di carburante grazie all’utilizzo dell’E85 è di 12,3 litri/100 km.
La diffusione del bioetanolo. Il bioetanolo rinnovabile è un combustibile in espansione in Europa; Volvo Cars ha lanciato i modelli FlexiFuel in diversi nuovi mercati quest’autunno, e continuerà a farlo nel 2007. Oltre alla Svezia, i mercati che hanno conosciuto il FlexiFuel di Volvo sono la Francia, la Norvegia, i Paesi Bassi, la Spagna, il Regno Unito, l’Irlanda, il Belgio, l’Austria e la Svizzera. Volvo Cars prevede di vendere 7.000 auto FlexiFuel nel 2007. Attualmente esistono 23 impianti di produzione di Etanolo in Europa e si prevede che questo dato aumenterà fino a superare le 60 unità nel 2008. In totale, nell’Unione Europea vengono prodotti ogni anno circa 2,7 miliardi di litri di etanolo, utilizzando principalmente barbabietola da zucchero e cereali vari. Ci si aspetta che la produttività triplichi entro il 2008. Da agosto 2006, negli Stati Uniti vi sono 101 impianti di bioetanolo attivi, con una capacità di quasi 18,2 miliardi di litri all’anno. 39 bio-raffinerie sono attualmente in costruzione ed altre 7 si stanno ampliando: quando saranno completate, aggiungeranno più di 9,47 miliardi di litri all’attuale produzione. L’etanolo viene miscelato al 40 percento della fornitura statunitense di benzina, e vi sono già circa 1.000 stazioni di servizio per E85 negli Stati Uniti.
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