Tutto il fascino delle auto a “stelle e strisce” viene espletato in maniera magistrale da una Casa automobilistica da sempre ai vertici delle classifiche di vendita e sogno irraggiungibile per tanti automobilisti. Il Marchio in questione è la Cadillac, che attraverso la nuova berlina identificata con la sigla CTS intende far riscoprire il gusto di guidare una vettura made in U.S.A.; addirittura è stata scritturata per un importante ruolo nel tanto atteso film “The Matrix Reloaded” che uscirà nel 2003.
La CTS si propone come una più che valida alternativa alle berline di lusso “nostrane, cioè alle varie tedesche tanto per intenderci, che da molti anni dominano il segmento in questione. Osservando la sua architettura si nota immediatamente come questa vettura sia stata pensata anche per il nostro mercato, pur mantenendo quell’aria da gran signora d’oltre oceano. Il lancio commerciale in Europa è previsto per la fine di quest’anno, mentre in terra natia ovviamente avverrà con molti mesi di anticipo; per la data di uscita del film i dirigenti americani sperano di vedere molte CTS solcare le larghe high-way e le affollate autostrade europee.
Il suo stile denota una forte personalità: linee decise e ben marcate, forme cesellate che rappresentano l’asse portante per l’evoluzione della carrozzeria, e infine, una linea di cintura che sale verso l’alto dando uno slancio deciso a tutto il corpo vettura. Non mancano spigolosità evidenti come le attuali tendenze impongono, ma tutto il corpo vettura evidenzia un’armonia davvero piacevole alla vista; la superficie della fanaleria anteriore è molto ampia e dotata di cristallo ultra trasparente, mentre quella posteriore, dallo stile volutamente retrò, ben si inserisce in un posteriore dalle forme importanti. La Cadillac CTS è realizzata sulla base della nuova piattaforma Sigma della General Motors; sarà equipaggiata con due moderni propulsori V6 di 2,6 e 3,2 litri, in grado di erogare 185 e 218 cavalli di potenza massima, entrambi a 6.000 giri/minuto. Una delle novità principali riguarda l’autotelaio ed in particolare modo il sistema di trasmissione; infatti, oltre alla “classica” automatica, che tanto piace all’estero e che pian piano sta prendendo piede anche da noi soprattutto per le auto più lussuose, ci sarà per la prima volta un cambio manuale a cinque rapporti di nuova concezione che permette di sfruttare al meglio tutte le potenzialità del propulsore; come di consueto la trazione è stata affidata alle ruote posteriori e non mancano di certo tutti i vari sistemi di sicurezza e controllo della stabilità.
La CTS si propone come una più che valida alternativa alle berline di lusso “nostrane, cioè alle varie tedesche tanto per intenderci, che da molti anni dominano il segmento in questione. Osservando la sua architettura si nota immediatamente come questa vettura sia stata pensata anche per il nostro mercato, pur mantenendo quell’aria da gran signora d’oltre oceano. Il lancio commerciale in Europa è previsto per la fine di quest’anno, mentre in terra natia ovviamente avverrà con molti mesi di anticipo; per la data di uscita del film i dirigenti americani sperano di vedere molte CTS solcare le larghe high-way e le affollate autostrade europee.
Il suo stile denota una forte personalità: linee decise e ben marcate, forme cesellate che rappresentano l’asse portante per l’evoluzione della carrozzeria, e infine, una linea di cintura che sale verso l’alto dando uno slancio deciso a tutto il corpo vettura. Non mancano spigolosità evidenti come le attuali tendenze impongono, ma tutto il corpo vettura evidenzia un’armonia davvero piacevole alla vista; la superficie della fanaleria anteriore è molto ampia e dotata di cristallo ultra trasparente, mentre quella posteriore, dallo stile volutamente retrò, ben si inserisce in un posteriore dalle forme importanti. La Cadillac CTS è realizzata sulla base della nuova piattaforma Sigma della General Motors; sarà equipaggiata con due moderni propulsori V6 di 2,6 e 3,2 litri, in grado di erogare 185 e 218 cavalli di potenza massima, entrambi a 6.000 giri/minuto. Una delle novità principali riguarda l’autotelaio ed in particolare modo il sistema di trasmissione; infatti, oltre alla “classica” automatica, che tanto piace all’estero e che pian piano sta prendendo piede anche da noi soprattutto per le auto più lussuose, ci sarà per la prima volta un cambio manuale a cinque rapporti di nuova concezione che permette di sfruttare al meglio tutte le potenzialità del propulsore; come di consueto la trazione è stata affidata alle ruote posteriori e non mancano di certo tutti i vari sistemi di sicurezza e controllo della stabilità.
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