sabato 8 dicembre 2007

Renault Grand Modus

Presentando la neonata New Modus, Renault presenta anche la versione "Grand". Grand Modus ha 16 cm supplementari di lunghezza, conquistando così un ampio vano bagagli, un sedile posteriore scorrevole a tre posti, tutto questo insieme ad una completa dotazione di equipaggiamenti, autentiche doti da stradista. I numeri della "Grand". La lunghezza e il passo aumentano rispetto a New Modus, per raggiungere rispettivamente 4.034 mm e 2.575 mm (+160 mm e +93 mm). Fedele alle linee di New Modus, Grand Modus aggiunge un terzo finestrino laterale che amplia ulteriormente la superficie vetrata dell’auto e "giustifica" i centimetri in più.

Ora i bagagli viaggiano comodi. Con l’ampio vano bagagli (410 dm3 con il sedile posteriore avanzato al massimo) e il sedile posteriore scorrevole, ribaltabile con funzionalità 1/3-2/3 e ripiegabile in posizione portafoglio, Grand Modus offre la versatilità per "spostare" la famiglia in vacanza o per il weekend sprotivo tra amci. Grand Modus dispone di uno dei vani bagagli più capienti della categoria, compreso tra 305 e 410 dm3, secondo la posizione del sedile posteriore, pari ad un guadagno di circa 50% rispetto alla prima generazione (+136 dm3). Con il sedile posteriore ripiegato in posizione portafoglio, il volume del vano bagagli può raggiungere 1.454 dm3 (+171 dm3), liberando così una lunghezza di carico del pianale di 1.278 mm. Questo risultato è frutto di un approfondito lavoro: allungamento dello sbalzo posteriore (+118 mm rispetto alla prima generazione), nuovo rivestimento del vano bagagli e nuovo motore compatto del tergicristallo posteriore. La soglia di carico bassa (605 mm) ed il pianale facilitano il carico di oggetti pesanti o voluminosi. Il vano bagagli è protetto dagli sguardi grazie alla cappelliera complementare fissa e alla tendina copribagagli che si adatta a qualunque posizione del sedile posteriore. Per quanto riguarda New Modus, l’auto propone un vano bagagli il cui volume raggiunge 293 dm3 (+19 dm3 rispetto alla prima generazione) e 1.302 dm3 con il sedile triptic in posizione portafoglio (1.195 dm3 con sedile posteriore fisso).

La fila scorre. Il sedile posteriore di Grand Modus dispone di tre posti permanenti. Il lavoro realizzato sulla densità delle schiume dei sedili posteriori di Grand Modus promette un ottimo mantenimento e il massimo comfort in ogni condizione di guida, qualunque sia la statura del passeggero. Fissato su una guida, il sedile scorre di 150 mm, permettendo di modulare il volume del vano bagagli o di ottimizzare il comfort dei passeggeri posteriori facendo variare il raggio alle ginocchia da 70 a 209 mm. L’utilizzo di questo sedile ribaltabile con funzionalità 1/1, 1/3-2/3, ripiegabile in posizione portafoglio, si rivela facile ed intuitivo. Le due maniglie di scorrimento, situate sotto il sedile e nel vano bagagli, sono facilmente accessibili. Lo scorrimento del sedile ed il ripiegamento dello schienale possono essere azionati con una sola mano, a partire dal vano bagagli o dall’abitacolo. Vani ovunque. Grand Modus offre nuovi vani portaoggetti: un rack centrale sotto il tetto, tipo aereo, due cassetti sotto i sedili anteriori, portaocchiali, due sportelli nel pianale anteriore, svuotatasche e cassetto sulla plancia, vani sul tunnel, tasche nelle controporte e classici soffietti sugli schienali. Tanti i motori. GrandModus è proposta con tre motorizzazioni a benzina 16 valvole: 1.2 16v 75 cv e 80 cv, TCE 100 cv e 1.6 16v 110 cv, tutte equipaggiate con acceleratore elettronico che gestisce una farfalla motorizzata, per permettere un preciso controllo dell’alimentazione del motore. La gamma diesel è costituita, al lancio, dalla motorizzazione 1.5 dCi, declinata nelle tre potenze 70 CV, 85 CV e 105 CV.

giovedì 8 novembre 2007

Hyundai Santa Fe 2007

A sette mesi di distanza dalla presentazione della nuova versione, la Casa coreana evolve l’offerta della Santa Fe, tra le SUV più apprezzate in Italia che in pochi mesi ha conquistato oltre 4000 italiani. Quello che mancava… Con l’arrivo del nuovo modello, forse mancava quel qualcosa in più sul fronte motoristico e di allestimento per far quel salto di qualità che un po’ tutti si aspettavano. Ecco quindi, un motore diesel più potente ed in regola con le norme Euro 4 (la versione con cambio automatico dispone anche di filtro antiparticolato) ed un allestimento ancor più ricco e curato per le dotazioni di bordo. Più potente e più ecologico. La vera novità è la rinnovata motorizzazione 2.2 CRDi VGT ora allineata alle norme Euro4, che ottimizza e migliora le già ottime doti della serie precedente. Si tratta di un 4 cilindri turbodiesel da 2.2 litri con testata a 16 valvole accreditato di ben 155 CV a 4.000 giri/min e una coppia di 343 Nm a 2.200 giri/min. Le prestazioni ed i consumi confermano la bontà del propulsore. La Santa Fe 2.2 CRDi VGT raggiunge una velocità massima di 179 km/h ed è capace di scattare da 0 a 100 km/h in 11,6 secondi. Il consumo spazia da 6 litri per 100 km ad andature normali su percorsi extraurbani fino a 9,4 litri nella guida urbana, registrando nel ciclo medio combinato un ottimo valore di 7,3 litri/100 km. Per il cambio è possibile scegliere tra il manuale a 5 marce e l’automatico-sequenziale sempre a 5 marce. In questa seconda opzione la Santa Fe è dotata di serie di filtro antiparticolato. Nessuna novità invece per la motorizzazione a benzina più orientata a chi è alla ricerca di prestazioni ancor più spinte. Si tratta di una moderna unità interamente in alluminio, 6 cilindri a V di 2,7 litri di cilindrata che dispone di 189 CV e che permette alla SUV coreana di raggiungere i 190 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi. Per questa unità è disponibile un cambio manuale a 5 marce mentre l’automatico-sequenziale ha solo 4 rapporti. La coppia dove serve... La trazione di tipo integrale permanente vanta un vero asso nella manica, stiamo parlando del TOD (Torque On Demand), un sistema che gestisce elettronicamente la coppia motrice tra l’asse anteriore e il posteriore. Come funziona? Nella marcia normale, la trazione è tutta sulle ruote anteriori, solo quando serve viene ripartita sulle ruote posteriori fino al 50%. Per superare gli ostacoli più difficile è possibile anche bloccare il differenziale per avere la trasmissione fissa sulle quattro ruote (50 % davanti e 50% dietro), questo possibile attivarlo fino ad una velocità di 40/45 km/h. Per il resto della meccanica, le sospensioni della Hyundai Santa Fe sono a quattro ruote indipendenti, anteriori McPherson e Multilink nel posteriore. L’impianto frenante è a 4 dischi naturalmente accompagnato da ABS ed EBD. Lo sterzo a cremagliera è molto diretto e con ridotto raggio di sterzata per disimpegnarsi al meglio sia nei parcheggi cittadini, sia nei percorsi off-road. Infine, grandi ruote da 17 o 18 pollici che ospitano pneumatici di grandi misure, 235/65 o 235/60.

Hyundai i30

Hyundai ha scelto i nomi che i futuri modelli avranno: un più chiaro orientamento tecnologico ed una base comune, comprensibile a tutti. Impiegherà codici alfanumerici che possano mettere in relazione tecnologia e valori essenziali del marchio. La “i” è stata scelta come lettera in grado di racchiudere entrambi i messaggi. In codice. La i30 è la prima Hyundai ad avere la “i” nel suo nome. Il numero 30 è l’equivalente numerico della lettera assegnata al segmento a cui questa vettura appartiene, il segmento Europeo C. L’attribuzione della numerazione avverrà quindi come segue (i + equivalente numerico della lettera di segmento): “i10” sarà la piccola del Segmento A, la “i20” la compatta Segmento B, già in mostra proprio a Ginevra la “i30”, la media del Segmento D sarà denominata “i40” ed infine l’ammiraglia sarà la “i50”. Tutto già denominato... Hanno già un nome le possibili evoluzioni di versione e carrozzerie: alla “i” verrà aggiunta un’ulteriore lettera. Ad esempio i30 CW sarà la cross-wagon segmento C. La nuova nomenclatura verrà applicata solo per i prossimi modelli venduti in Europa e non sostituirà quindi, immediatamente, i nomi dei modelli attuali. Europea per l'Europa. Disegnata dal centro europeo di Russelsheim, la i30 presenta un profilo sportivo e punta a sedurre il pubblico europeo in cerca di vetture funzionali ed economicamente vantaggiose, ma anche diverse e di immagine. Le dimensioni, 4.245 mm di lunghezza, 1.765 mm di larghezza e 1.480 mm di altezza, la inseriscono nella media delle compatte del Segmento C. Il passo lungo, 2.650 mm consente un abitacolo particolarmente spazioso. Anticipazioni sui motori... La i30 prevede un motore a benzina da 1,4 litri con 108 cavalli in grado di offrire una buona offerta per l'entry level con consumi contenuti e prestazioni brillanti. Disponibile inoltre un motore a benzina da 1,6 litri e 121 cavalli ed il più potente 2.0 litri da 140 cavalli. Le motorizzazioni più interessanti sono rappresentate dai propulsori CRDi, millesei e 2.000 cc con rispettivamente 115 e 140 cavalli.

sabato 20 ottobre 2007

Chrysler Sebring Cabrio

Chrysler presenta all’Europa la nuova Chrysler Sebring Cabrio 2008: costruita sulla nuova piattaforma di segmento D del gruppo Chrysler, la nuova Sebring Cabrio vanta un profilo slanciato e design elegante, brillanti prestazioni, consumi contenuti, interni spaziosi e confortevoli per ospitare fino a quattro passeggeri ed un ampio bagagliaio per riporre due sacche da golf, anche con la capote ripiegata. Hard-top in acciao o due tipi di capote. Una combinazione di equipaggiamenti estremamente varia, tra cui tre tipi di capote ad aggancio automatico: in vinile, in tessuto (entrambi non saranno disponibili sul mercato italiano) e l’hard- top ripiegabile in acciaio in tinta con la carrozzeria, una vera novità per Sebring Cabrio, tutti azionabili premendo un pulsante sul telecomando. E’ inoltre disponibile su tutti i modelli una copertura automatica rigida del vano capote. In questo modo è tutta del cliente la scelta se optare per una cabriolet con capote in tessuto tradizionale, oppure una coupé-cabriolet in grado di beneficiare del maggiore comfort offerto dal tetto metallico.

Test delle due sacche da golf! “La cabrio più amata d’America è ora più attraente che mai,” ha affermato George Murphy, Senior Vice President—Global Marketing, Chrysler Group. “La nuova Chrysler Sebring Cabrio rappresenta l’ideale combinazione tra design inconfondibile, maneggevolezza, tecnologia innovativa ed ampio spazio a bordo per persone ed oggetti. La nuova Sebring Cabrio è infatti l’unica cabrio nel segmento ad aver superato il test delle due sacche da golf. Non ci sono limiti ai risultati che questa vettura può ottenere sul mercato americano.” Al vertice negli States. Chrysler Sebring Cabrio è stata a lungo la cabrio più popolare d’America e nell’ultimo decennio si è mantenuta saldamente al vertice del segmento. Chrysler Sebring Cabrio si è guadagnata il titolo di cabrio più venduta negli Stati Uniti per ben sette volte negli ultimi 11 anni. Negli Stati Uniti la nuova Chrysler Sebring Cabrio 2008 è destinata a dominare il mercato non appena arriverà nelle concessionarie americane nel secondo trimestre del 2007. Nei mercati internazionali la nuova Sebring Cabrio sarà disponibile a partire dalla seconda metà del prossimo anno.

Design affascinate made in USA. Frontalmente, la nuova Sebring Cabrio condivide molti tratti in comune con la versione Sedan, compresa la griglia con il logo Chrysler e le nervature sul cofano. I grandi fari quadrangolari avvolgono le estremità delle fiancante. Ancor più lunga. 7 cm di lunghezza in più rispetto a Chrysler Sebring Sedan, l’aspetto è maggiormente slanciato e il vano di carico guadagna centimetri preziosi. Come suddetto, questo riesce a contenere due sacche da golf con l’hard-top ripiegato, e ben quattro sacche con la vettura “chiusa”. Posteriormente, i larghi gruppi ottici avvolgono le due estremità delle fiancate e si estendono verso il centro del. Sulla versione Limited, al più sortiva ed elegante, il doppio terminale di scarico cromato suggerisce le brillanti. Interni da ammiraglia. Pur essenziale, l’abitacolo mostra rifiniture ed accorgimenti di altissimo livello: superfici morbide al tatto, come quelle sul cruscotto e sui braccioli delle portiere, cruscotto sipirato al marchio Chrysler con il caratteristico orologio analogico al centro e molto altro. Gli interni accolgono quattro passeggeri. La posizione di seduta è leggermente rialzata, ma con la capote chiusa, guidatore e passeggero anteriore godono comunque di un ampio spazio per la testa. Anche i passeggeri dei sedili posteriori hanno a disposizione un ampio spazio per le gambe e per la testa. Touring o Limited. Negli Stati Uniti, Chrysler Sebring Cabrio 2008 sarà disponibile nei tre allestimenti: Sebring Cabrio, Sebring Cabrio Touring e Sebring Cabrio Limited. In Italia sarà disponibile nei due allestimenti Touring e Limited. Solo turbodiesel sulle nostre strade. Nel mercato americano, sarà commercializzata con un gamma di tre motorizzazioni benzina: il propulsore World Engine quattro cilindri da 2,4 litri, il V6 da 2,7 litri dotato di sistema di alimentazione multipla Flexible Fuel Vehicle (FFV) ed il V6 da 3,5 litri abbinato ad un nuovo cambio automatico a sei marce con funzione Auto Stick. In Italia Chrysler Sebring Cabrio sarà equipaggiata esclusivamente con il propulsore turbodiesel da 2,0 litri e 140 CV di potenza.

martedì 16 ottobre 2007

Jaguar X-Type 2008

Arriverà prima nelle concessionare Jaguar del Regno Unito, a marzo 2008, e poi nel resto d'Europa, la nuova X-Type. Da subito nelle due versioni di carrozzeria, berlina e wagon, la piccola di casa Jaguar si mostra con un look rinnovato ed un'interessante inedita opzione. Al motore turbodiesel sarà abbianto, infatti, un nuovo cambio automatico. Automatico e sequenziale al volante. La proposta Diesel sarà sempre rappresentata dal motore 2.2, ma la trasmissione sarà costituta dal cambio automatico a sei marce con la funzione sequenziale con comandi al volante per la selezione dei rapporti. I consumi dichiarati con questo tipo di trasmissione si attestano intorno ad 17 km con un litro di carburante, contro i circa 20 della versione con trasmissione meccanica. Il cambio automatico rende la X-type con questa opzione leggermente più lenta: con il manuale si accelera da 0 a 100 km/h in 9,1 secondi, contro i 9,5 dell'automatico, mentre la velocità massima è di 216 km/h con il manuale e 208 con l'automatico. Look tra sport e lusso. Dal punto di vista estetico la X-Type si mostra più aggressiva, con l'impatto frontale dato dalla griglia più appariscente, dai nuovi cerchi in lega da 17 e 18 pollici ed i paraurti ridisegnati. Giocano un ruolo importante le colorazione, con una gamma di tinte decisamente ampia e, in alcuni casi, originale. Come sempre massima è la cura degli interni, che possono essere a scelta anche estremamente lussuosi (Luxury Pack) o sportivi (Sport Pack). Nuovo anche il quadro strumenti, più sportivo con lo stile derivato da quello della neonata Jaguar XF.

venerdì 5 ottobre 2007

BMW Nuova M3

Il potente cuore della nuova BMW M3 è un motore a otto cilindri sviluppato completamente ex novo in una configurazione a V che garantisce uno spiegamento di potenza eccellente e una dinamica senza pari. Il nuovo motore V8 eroga da una cilindrata di 3.999 centimetri cubi una potenza di 420 CV. La coppia massima di 400 newtonmetri viene raggiunta a un regime del motore di 3.900 giri/min. Approssimativamente l’85 percento della coppia massima sono richiamabili nell’enorme campo di regime di 6.500 giri/min. La nuova BMW M3 accelera da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 250 km/h, limitata dall’elettronica del motore. Ma il propulsore a otto cilindri è caratterizzato soprattutto dal concetto di regimi elevato che contraddistingue tutte le vetture BMW M. Il fatto che il regime massimo ammonti a 8.400 giri/min. consente al propulsore di sviluppare una spinta enorme. La trasmissione di potenza alle ruote posteriori avviene tramite un cambio manuale a sei rapporti con blocco variabile del differenziale M. Sia la potenza specifica di 105 CV per litro di cilindrata che il consumo medio nel ciclo UE di 12,4 litri per 100 chilometri esprimono il più alto livello dell’arte ingegneristica.

Il know-how della Formula 1 applicato alla produzione di serie. Il blocco motore del nuovo otto cilindri viene fabbricato nello stabilimento BMW di colatura di leghe leggere di Landshut dove vengono costruiti anche i monoblocchi per i bolidi del Gran Premio del team BMW Sauber F1. Il basamento è composto di una lega speciale di alluminio/silicio. L’intero propulsore pesa circa 15 chilogrammi in meno del motore a sei cilindri del modello precedente – nonostante l’aggiunta di due cilindri. Alzata variabile Doppio VANOS. Il V8 della nuova BMW M3 è equipaggiato del comando variabile degli alberi a camme Doppio VANOS. Grazie a dei tempi di regolazione estremamente brevi,viene migliorata la prontezza di risposta del motore. Inoltre, vengono influenzati positivamente il consumo di carburante e le emissioni. Per il nuovo otto cilindri è stata sviluppata una versione speciale del Doppio VANOS funzionante a bassa pressione che lavora alla normale pressione di esercizio dell’olio motore.

8 corpi farfallati separati. Il nuovo propulsore è equipaggiato di otto farfalle singole che consentono una risposta molto precisa del motore nell’intero campo di regime e una reazione veloce quando viene richiamata un’elevata potenza del motore. Una pompa a palette con cassetto oscillante a flusso regolato assicura l’approvvigionamento di olio di lubrificazione all’otto cilindri, mettendo a disposizione solo il quantitativo richiesto dal motore. Un sistema di lubrificazione a olio dinamicamente ottimizzata con carter umido garantisce l’approvvigionamento di olio al propulsore anche nelle manovre di frenata estreme e in presenza di altissime forze centrifughe in curva.

Gestione motore e Brake Energy Regeneration Anche il controllo elettronico del propulsore V8 è uno sviluppo nuovo nel quale sono integrate le funzioni della frizione, del cambio, dello sterzo e dell’impianto frenante nella tipica impostazione M. Un ulteriore highlight della gestione motore è costituito dalla tecnologia a corrente ionica, utilizzata per identificare dei battiti in testa del motore e delle mancate accensioni e combustioni. Un sistema di gestione intelligente dell’energia con Brake Energy Regeneration (recupero dell’energia frenante) incrementa ulteriormente l’efficienza del propulsore. La generazione di corrente per la rete di bordo viene concentrata sulle fasi di rilascio e di frenata, mentre di norma nelle fasi di accelerazione viene staccato il generatore. Questa soluzione non offre solo un approvvigionamento di corrente particolarmente intelligente, ma mette anche a disposizione più potenza nelle fasi di accelerazione.

Aspirazione d’aria a flusso ottimizzato. Per ottenere un comportamento dinamico del motore, le farfalle sono montate nei collettori vicino alle valvole di aspirazione. Nel nuovo propulsore a otto cilindri il sistema di convogliamento dell’aria aspirata funziona senza il sensore di un debimetro a pellicola termoricettiva. Invece di misurare il carico attraverso questo sensore complicato, che comporta inoltre degli svantaggi geometrici per il flusso dell’aria, il compito viene assunto dalla gestione motore del V8: a questo scopo essa esegue un calcolo esemplare del carico, in base ai dati di posizione della farfalla e del regolatore del minimo, della posizione del VANOS, del regime motore, della temperatura e della pressione dell’aria. Questo approccio offre agli ingegneri maggiore libertà nella configurazione e ottimizzazione del sistema di aspirazione d’aria del motore. Inoltre, questo tipo di comando funziona con la massima affidabilità. Anche la lunghezza e il diametro degli otto cornetti di aspirazione favoriscono una carica ottimale del tubo a pulsazioni. Al fine di ottimizzarne il peso, i cornetti sono realizzati in un leggero materiale composito con una quota di fibra di vetro del 30 percento.

Lo scarico è ottimizzato. Già la configurazione dell’impianto di scarico ne ottimizza il ricambio di carica. Per ottenere il migliore comportamento di potenza e di coppia possibile, nell’otto cilindri è stato applicato anche qui con coerenza il light-weight design. I tubi di scarico sono fabbricati attraverso la cosiddetta formatura ad alta pressione interna. La forma dei tubi in acciaio inox si ottiene a una pressione interna massima di 800 bar. Il risultato sono delle pareti estremamente sottili, con degli spessori tra 0,65 e 1,0 millimetri che consentono di ottimizzare la resistenza al flusso, il peso dell’impianto di scarico e il funzionamento dei catalizzatori. I gas combusti vengono depurati da quattro catalizzatori. Il motore soddisfa la norma Euro 4 e le disposizioni della classifica statunitense LEV 2. Anche le emissioni acustiche risultano esemplari: oltre ai due silenziatori intermedi è soprattutto il grande silenziatore terminale, un monolito montato trasversalmente dal volume di 35 litri, a ridurre le rumorosità. Ma il nuovo motore V8 offre naturalmente una sonorità del tutto particolare. Anche l’otto cilindri si fa notare per un sound tipico di un motore M, grintoso e supersportivo.

IL TELAIO E LE SOSPENSIONI
L’autotelaio della nuova BMW M3 è stato sviluppato in base alle sospensioni della BMW Serie 3 Coupé, ma quasi tutti i componenti sono stati disegnati ex novo. L’obiettivo perseguito era di adattarlo alle forze motrici nettamente più elevate e di realizzare un considerevole risparmio di peso. Quasi tutti i componenti dell’asse anteriore, costruito come avantreno del tipo MacPherson a doppio snodo, sono di alluminio. Anche il retrotreno a cinque bracci in lega leggera è completamente nuovo, fatta eccezione per un braccio ed è stato alleggerito di circa 2,5 chilogrammi. Servoassistenza varibile. Lo châssis in light-weight design viene completato dal Servotronic del sistema dello sterzo che influenza la funzione di servoassistenza in dipendenza della velocità, da un impianto frenante ad alte prestazioni con dischi autoventilati e dalla regolazione elettronica della dinamica di guida Controllo dinamico di stabilità (DSC). Per la nuova BMW M3 viene offerto come optional il Controllo elettronico degli ammortizzatori (EDC). Blocco variabile del differenziale. Il nuovo differenziale della BMW M3 è equipaggiato del blocco variabile del differenziale M. Il sistema reagisce a differenze del numero di giri tra la ruota posteriore destra e sinistra ed è in grado di formare variabilmente una coppia di bloccaggio del 100 percento. Il blocco variabile del differenziale M trasmette in caso di necessità la potenza del motore alla ruota con maggiore aderenza al suolo, garantendo così la trazione ottimale su tutti i fondi stradali. I pregi del sistema si manifestano soprattutto quando si percorrono dei passi di montagna dove la ruota interna della curva rischia di slittare. In un differenziale autobloccante tradizionale, funzionante in base alla coppia, nel tentativo di evitare lo slittamento della ruota si rischia di ridurre la coppia motrice più di quanto desiderato. Il blocco variabile del differenziale M funzionante in dipendenza del numero di giri regola l’effetto di bloccaggio in base alla situazione specifica. Questa soluzione è un complemento ideale dei pregi della trazione posteriore. Il blocco variabile del differenziale M che funziona in dipendenza della velocità offre alla vettura un decisivo vantaggio di trazione anche in presenza di un forte scarto del coefficiente di attrito – e nel caso estremo assicura che l’intera coppia motrice venga scaricata sulla strada dalla ruota con il migliore valore di attrito.

Impianto frenante Compound La nuova BMW M3 è equipaggiata di un potente impianto frenante con freni a disco Compound. I dischi dei freni in ghisa grigia autoventilati e forati dal diametro di 360 millimetri davanti e 350 millimetri dietro sono uniti alla tazza del freno in alluminio con degli spinotti in acciaio inox in modo «flottante». Questa configurazione riduce sensibilmente la sollecitazione del disco freno e ne aumenta l’efficienza e la vita. Inoltre, questa architettura dell’impianto frenante consente di risparmiare del peso. La depressione necessaria per il servofreno viene generata da una pompa elettrica. Un indicatore permanente dell’usura consente al guidatore di tenere sotto controllo le pasticche dei freni. Un display nel cockpit lo informa sul periodo di utilizzo residuo. Questa soluzione non aumenta solo la sicurezza ma evita del lavori di manutenzione superflui.

Servoassistenza variabile. Grazie alla trazione posteriore, lo sterzo a pignone e cremagliera della nuova BMW M3 è esente da influssi del motore. Esso è equipaggiato della servoassistenza idraulica Servotronic che regola le forze dello sterzo in dipendenza della velocità. L’influsso del sistema può essere selezionato dal guidatore attraverso il sistema di comando iDrive. La scelta comprende due linee caratteristiche che variano lo sforzo al volante tra “Normale” e “Sport”. Nella posizione “Sport” il guidatore ottiene un feedback molto diretto sullo stato del fondo stradale. Nelle strade ricche di curve ed a alta velocità la vettura si lascia guidare con la massima precisione. Nella modalità “Normale” viene offerta una maggiore servoassistenza: ad esempio, le manovre di parcheggio sono eseguibili con minore sforzo al volante.

Controllo di ultima generazione. I programmi elettronici di dinamica di guida supportano il guidatore della nuova BMW M3 nelle situazioni in cui egli raggiunge i limiti della fisica. Il Controllo dinamico di stabilità (DSC) sorveglia permanentemente lo stato di guida, frenando in caso di necessità singole ruote e riducendo la coppia motrice, così da stabilizzare la vettura. Ad esempio, il sistema compensa in tempo un’eventuale tendenza al sovrasterzo o sottosterzo in curva. Nel Controllo dinamico di stabilità sono integrati il sistema antibloccaggio (ABS), una regolazione antislittamento (ASC) che previene il pattinamento delle ruote su fondi stradali con basso attrito, un assistente di partenza che evita il rotolamento indietro nelle partenze in salita e il Cornering Brake Control (CBC) che previene una rotazione indesiderata della vettura in caso di frenata in curva. Inoltre, il DSC compensa il fading, cioè il calo dell’effetto frenante ad alte temperature dell’impianto frenante, aumentando la pressione sui freni. Il sistema DSC ottimizzato comprende adesso delle funzioni supplementari che aumentano la sicurezza di guida. Nelle situazioni che lasciano prevedere un’imminente forte frenata, la formazione immediata di pressione nel sistema idraulico dei freni e l’avvicinamento delle ganasce dei freni consentono di guadagnare del tempo prezioso e di ridurre sensibilmente lo spazio di arresto. Inoltre, il DSC asciuga in caso di pioggia regolarmente i freni assicurando che un processo di frenata non venga compromesso nella propria efficacia da uno strato di acqua sui dischi.

Controllo elettronico degli ammortizzatori A richiesta, gli ammortizzatori della nuova BMW M3 sono fornibili con il Controllo elettronico degli ammortizzatori (EDC). Attraverso una regolazione elettroidraulica della forza degli ammortizzatori, il sistema non ottimizza solo il comportamento di vibrazionale verticale nella guida impegnata ma riduce anche considerevolmente il comportamento di beccheggio e di coricamento laterale nelle manovre di frenata e di accelerazione. Grazie all’EDC la nuova BMW M3 raggiunge delle velocità in curva nettamente più alte. Tutti i programmi di dinamica di guida sono stati tarati per supportare le elevate prestazioni della nuova BMW M3. Gli interventi dell’elettronica avvengono sempre in considerazione delle eccellenti prestazioni dinamiche della vettura. In più, il guidatore può configurare personalmente determinati parametri e adattare così le reazioni della vettura alle sue preferenza personali. Ad esempio, il controllo dinamico di stabilità è completamente disattivabile premendo un tasto della consolle centrale. I guidatori particolarmente ambiziosi possono godersi in modo ancora più intenso il potenziale dinamico della nuova BMW M3. Per l’utilizzo dell’automobile sportiva sul circuito i guidatori molto esperti hanno la possibilità di avvicinarsi al campo limite della fisica di guida e di godersi dei dérapage nelle curve percorse ad alta velocità. Ma anche l’intervento del Controllo elettronico degli ammortizzatori è adattabile alle preferenze personali. Il conducente può scegliere tra le modalità “Normale”, “Comfort” e “Sport” – inseribili premendo un tasto della consolle centrale. Nella nuova BMW M3 l’impostazione di base dell’EDC è molto sportiva. Nella modalità «Sport» viene conservata permanentemente questa mappatura. Per le situazioni di guida in cui non si attribuisce particolare importanza a una taratura dinamica degli ammortizzatori si può passare alla modalità “Normale” o “Comfort”. In queste due modalità la taratura degli ammortizzatori reagisce in modo adattativo – ma anche veloce e preciso – ai cambiamenti dello stile di guida. Non appena delle maggiori velocità dello sterzo lasciano riconoscere che il guidatore sta percorrendo una serie di curve in modo dinamico, viene aumentata automaticamente la forza degli ammortizzatori. Indipendentemente dalla mappatura degli ammortizzatori preselezionata, l’EDC imposta la taratura «Sport». Il passaggio spontaneo dalla guida rilassata a uno stile più sportivo viene supportato così alla perfezione dall’EDC. Questo controllo intelligente dei sistemi degli ammortizzatori riflette in modo perfetto il carattere “multitalento” della BMW M3, sempre pronta a mettere a disposizione le massime prestazioni. Per la gestione motore sono previste tre mappature differenti, richiamabili attraverso il sistema iDrive, che modificano la posizione delle farfalle nella sezione di aspirazione e una serie di parametri che influenzano fortemente le reazioni del motore. Inoltre, attraverso l’iDrive si lascia programmare la servoassistenza Servotronic nelle modalità "Normale" o "Sport".

venerdì 28 settembre 2007

Fiat Panda Aria 2007

Debutterà al Salone di Francoforte in anteprima mondiale, la concept car Panda Aria, il futuro delle vetture a minimo impatto ambientale secondo Fiat. Cuore Tecnologico. Panda Aria Concept unisce un’architettura innovativa del powertrain – costituita da un nuovo motore bicilindrico (SGE 900 cc Turbo) dotato di sistema Multiair a doppia alimentazione benzina/ miscela metano idrogeno, cambio MTA e dispositivo Stop&Start – con l’impiego di materiali ecocompatibili (riciclati, riciclabili o di origine naturale) sia per esterni sia per interni. I rivestimenti interni sono, infatti, realizzati con fibre naturali (cotone e lino), intrecci in cocco e dettagli in materiali biodegradabili, mentre le pannellature esterne sono in eco-resina semitrasparente e verniciatura della struttura in “totouch” opaco. A bordo tutto è a Classe A++. Il tutto reso ancora più interessante, dalla minimizzazione degli assorbimenti energetici degli ausiliari veicolo e motore (per esempio il gruppo di climatizzazione a basso consumo energetico), dalla riduzione di peso del veicolo (downsizing del motore, impiego di acciai di nuova generazione alto resistenziali, bombole per lo stoccaggio del metano in acciaio altoprestazionale e fibra di carbonio) e dall’adozione di pneumatici sperimentali Pirelli “ultraverdi”, caratterizzati da nuove mescole e nuove gommature tessuti AOF (Aromatic Oil Free) che garantiscono una ridotta resistenza al rotolamento senza penalizzazione delle prestazioni di sicurezza dinamica (spazi di arresto in frenata e handling sia sul bagnato sia sull’asciutto).

Ci osserva e poi ci dice come guidare! Infine, la Panda Aria è dotata di un sistema telematico, basato sull’impiego dell’architettura Blue&Me, predisposto all’implementazione di nuovi servizi di infomobilità. È dotata inoltre, di un’applicazione originale che, attraverso la porta USB del sistema Blue&Me, consente di registrare su una chiavetta USB consumi ed emissioni di ciascun viaggio effettuato e, successivamente, di analizzare su un computer lo stile di guida del cliente e quindi ricevere consigli su come guidare in modo più “ecologico”. Parliamo del motore! In dettaglio, la Panda Aria è equipaggiata con il nuovo motore bicilindrico turbo da 80 CV, appartenente alla famiglia SGE, in questa versione dotato di sistema Multiair® a doppia alimentazione benzina-metano. Il raffinato sistema di alimentazione prevede già la predisposizione all’impiego di una miscela metano (70%) idrogeno (30%). Il motore bicilindrico è abbinato ad un dispositivo Stop&Start e all’innovativo cambio MTA (Manual Trasmission Automated). In particolare, l’innovativo motore bicilindrico, sviluppato da Fiat Powertrain Technologies, è frutto di una filosofia focalizzata alla riduzione dei consumi e, di conseguenza, delle emissioni di CO2, nel rispetto dei futuri limiti di emissioni Euro 5 ed Euro 6 ed a parità di prestazioni rispetto ai motori di cilindrata maggiore. Concetto alla base di questo nuovo motore è il downsizing da un motore tradizionale a 4 cilindri ad un 2 cilindri sovralimentato, al quale è stato abbinato l’innovativo sistema elettronico di controllo delle valvole d’aspirazione Multiair®. Oltre ai vantaggi in termini di riduzione consumi, il motore bicilindrico consente una riduzione del 20% del peso e del 25% d’ingombro nel vano motore rispetto ad un 4 cilindri di analoga potenza.

La potenza massima raggiungibile dal nuovo motore bicilindrico nella versione benzina mono fuel, è di 105 CV (è in sviluppo una versione aspirata da 65 CV sempre dotata di sistema Multiair®). Inoltre, la famiglia dei motori SGE adotta un sistema di bilanciamento dell’albero motore, che garantisce un notevole contenimento delle vibrazioni e rumorosità in confronto ad altri motori benzina a due/tre cilindri. L’innovativo sistema Multiair® consente di controllare l’aria nei motori ad accensione comandata (motori a benzina) senza dover utilizzare la tradizionale farfalla e, quindi, con un elevato grado di flessibilità rispetto ai sistemi di distribuzione meccanici. Questa tecnologia di attuazione delle valvole elettro-idraulica si basa sull’interposizione, tra la camma e la valvola d’aspirazione motore, di un volume d’olio (camera ad alta pressione) che può essere variato attraverso l’utilizzo di una valvola controllata a sua volta da un’apposita centralina elettronica.

In questo modo il profilo di alzata della valvola può essere variato in diversi modi in funzione della richiesta d’aria del motore e del regime di funzionamento. Differenti strategie (Chiusura Anticipata della Valvola – EIVC, Apertura Posticipata della Valvola – LIVO o Multi-Lift) possono essere utilizzate per ottimizzare l’efficienza della combustione con notevoli benefici in termini di potenza, coppia, consumi ed emissioni. Un altro vantaggio di questo sistema è dato dalla pressione dell’aria a monte delle valvole che è sempre costante. Questa caratteristica, abbinata ad un’elevata dinamica di attuazione del sistema (da carico parziale a pieno carico in un ciclo motore) consentono di aumentare la risposta in coppia del motore senza alcun ritardo, sia nel caso dell’aspirato sia nel caso del motore sovralimentato, aumentando così il cosiddetto Fun-to-Drive. Nella Panda Aria il nuovo motore bicilindrico viene abbinato all’impiego della doppia alimentazione benzina e miscela metano (70%) idrogeno (30%); questa soluzione apporta un ulteriore contributo alle riduzioni delle emissioni inquinanti, assicurando una combustione più efficiente e completa. Inoltre, permette di incrementare il rendimento termodinamico del motore e di raggiungere, in particolari condizioni di funzionamento, valori di stabilità della combustione superiori anche a quelli ottenibili con il solo metano. Quindi, i veicoli a miscele di metano-idrogeno si pongono come evoluzione graduale di un sistema tecnologico già esistente e aperto a ulteriori affinamenti e a nuove applicazioni. Le miscele metano idrogeno, infatti, rappresentano un ponte, che consentirebbe nel medio periodo lo sviluppo di infrastrutture per la diffusione futura dell’idrogeno.

La Panda Aria è dotata del sistema “Stop&Start”, il dispositivo che gestisce lo spegnimento temporaneo del motore e il suo successivo riavviamento, in corrispondenza delle fasi di funzionamento al minimo con veicolo fermo: in queste situazioni, tipiche del traffico congestionato delle aree urbane e durante le soste al semaforo, e qualora le logiche di controllo lo consentano, il sistema spegne automaticamente il motore consentendo in tal modo un sensibile risparmio di combustibile (riduzione dei consumi nel ciclo urbano di oltre il 10%). In seguito, non appena viene rilasciato il pedale del freno o innestata la marcia, il sistema provvede a riavviare tempestivamente il motore assicurando all’utente un’immediata risposta ai comandi. Infine, il sistema “Sport & Start” viene abbinato al cambio MTA permette una gestione ottimale dei cambi marcia ed è caratterizzato da una elevata efficienza meccanica. In dettaglio, la trasmissione automatizzata pone le basi per una gestione “intelligente” dello stato acceso/spento del motore. Infatti, attraverso il controllo della frizione, il sistema consente di disaccoppiare il motore termico dalla trasmissione ogni qualvolta non sia richiesta trazione e il motore possa essere spento. L’insieme di queste soluzioni, sviluppate dal Gruppo Fiat (Fiat Group Automobiles, Fiat Powertrain Technologies e Centro Ricerche Fiat), già esistenti o disponibili a breve sulle vetture di normale produzione o future, assicura una drastica riduzione delle emissioni. In particolare le emissioni di CO2 del concept car Panda Aria raggiungono il valore record di 69 g/km.

venerdì 14 settembre 2007

Cadillac XLR-V

La XLR, sportiva coupé-cabriolet, rappresenta il modello più esclusivo della gamma Cadillac. Di questa lussuosa sportiva, sbarca oggi nel nostro paese la versione prestazionale, riconoscibile, come sempre, dall’ormai nota lettera “V”, simbolo delle Cadillac più spinte. La struttura della cugina… La Cadillac XLR-V è basata sul telaio della Corvette C6 e sotto il lungo cofano presenta una motore V8 Northstar-SC da 4,6 litri di cilindrata e 450CV. Il design è esclusivo, tagliente ed elegante. Nessuna bombatura o muscolo vistoso, ma semplici piccole dettagli a sottolineare la grinta, le ambizioni e le potenzialità della Cadillac con la “V”. Spiccano le grandi griglie cormate a coprire le ampie prese d’aria, gli appena accennati elementi aerodinamici nella parte bassa della carrozzeria e si notano le due coppie di uscite ravvicinate dei terminali di scarico. Massima classe per l’ambiente. All’interno nulla è spartano e racing, ma tutto è lussuoso, elegantissimo, esclusivo: cura artigianale nell’utilizzo di materiali di alta qualità, il tutto in un contesto sobrio. Ugualmente molto elevata è la qualità del comfort, a cui contribuiscono le sospensioni attive MRC, con la loro capacità di modulare la propria azione ammortizzante in relazione allo stile di guida, la accurata configurazione anatomica dei sedili e l’efficace insonorizzazione dell’abitacolo, a tetto chiuso.

Cuore generoso. Sotto il cofano, come suddetto, c’è un poderoso pluricilindrico. Il V8 Northstar, è nella specifica versione SC di 4.4 litri dotata di sovralimentazione con compressore volumetrico e intercooler, integrati entro la V del blocco cilindri in modo da realizzare un gruppo estremamente compatto, che non ha richiesto modifiche di spazio al vano motore. Il V8 Northstar-SC sviluppa una potenza di ben 450CV, con una coppia massima di 57,5 kgm. Tale potenza è gestita dalla nuova trasmissione automatica HydraMatic 6L80 a 6 rapporti a gestione elettronica tramite un software che consente modalità di utilizzo sia totalmente automatica con capacità auto-adattativa, per ottimizzare prestazioni e consumi in relazione allo stile di guida del pilota, sia manuale, sia sequenziale. Alte prestazioni… Questo esclusivo gruppo motore-trasmissione pone Cadillac XLR-V al top delle prestazioni della sua categoria, con un’accelerazione da 0-100 km/h inferiore a 5” ed una punta velocistica massima di oltre 275 km/h. L’assetto dell’autotelaio è stato debitamente ricalibrato sia nella taratura di base delle sospensioni attive MRC, barre anti rollio incluse, sia nelle misure di cerchi e pneumatici. I nuovi cerchi sport da 19 pollici Sport in alluminio a 10 razze verniciati in colore argento, montano radiali runflat Pirelli Eufori@ nelle misure 235/45-19 anteriori e 255/40-19 posteriori. Prezzo in linea… La sportivissima versione V della XLR è disponibile presso la rete di concessionari ufficiali Cadillac e Corvette sul territorio italiano ad un prezzo di 93.150 Euro.

giovedì 13 settembre 2007

Volvo V70

Sarà in mostra alla prossima kermesse ginevrina e successivamente in vendita dall’agosto 2007 la nuova Station Wagon Volvo. V70 vanta generose dimensioni con 4,81 metri di lunghezza (+14,3 cm rispetto alla precedente) e 1,86 metri di larghezza (+6 cm). Sotto il cofano… Per la prima volta sotto il cofano di una Volvo V70 troviamo un motore sei cilindri, mentre la scelta delle motorizzazioni è più ampia che mai, spaziando, per l’appunto, dai sei cilindri (il nuovo T6 285 CV e il 3.2 da 238 CV) ai diesel a basso consumo per arrivare alla variante FlexiFuel a bio-etanolo da 145 CV. La V70 adotta il 2,4 litri da 163 cv e 340 Nm di coppia, oltre al potente D5 da 185 cv e 400 Nm di coppia. Bimbi a bordo! Rispetto all’attuale V70 lo spazio dei sedili posteriori è aumentato. Le famiglie con bambini piccoli possono inoltre sfruttare un’innovazione che costituisce una "prima" mondiale: sedili per bambini integrati a doppio cuscino regolabili in altezza in due diverse posizioni. Gli airbag a tendina sono stati ingranditi di 60 mm; in combinazione con i nuovi cuscini rialzati e la robusta struttura laterale garantiscono una più efficace protezione dagli impatti laterali per i bambini di tutte le età.

Lusso e versatilità. Nonostante l’introduzione di numerosi elementi di lusso, la nuova V70 fa un importante passo avanti con un portabagagli aumentato sia nel volume che nella praticità. Grazie ad alcuni nuovi dettagli ed accessori funzionali, il proprietario della nuova Volvo V70 potrà adattare l’auto e personalizzarla in modo che risponda al meglio alle sue specifiche esigenze. La divisione 40/20/40 dei sedili posteriori rende l'auto più flessibile. Altri esempi di funzionalità curata nei minimi dettagli comprendono l'azionamento elettrico del portellone posteriore, il fondo del bagagliaio scorrevole ed un vano portaoggetti sotto la zona portabagagli che si chiude a chiave quando si chiude il portellone.

Design dinamico. “Utilizzando un design innovativo, abbiamo appeso al chiodo una volta per tutte le forme squadrate associate alle nostre station wagon. Da fuori, quest’auto ha una linea dinamica. Ma con l’aiuto dell’ingegnoso portellone sovrapposto, con i fanali posteriori che lo seguono quando lo si apre, lo spazio all’interno dell’auto è maggiore rispetto alla precedente V70”, afferma Steve Mattin, direttore del design. Multicolori. La nuova V70 è disponibile con 16 diversi colori per la carrozzeria, due dei quali sono completamente nuovi. Le nuove livree, Conchiglia e Azzurro Ghiaccio, sono stati studiati per enfatizzare il lato più sportivo e lussuoso della Station Wagon. Per gli interni sono disponibili sei rivestimenti in tre colori. Oltre a Grigio Sabbia e Nero Antracite è disponibile un vivace colore Rosso Mirtillo in cui i dettagli rossi sui sedili e i pannelli delle portiere contrastano in modo elegante con il nero degli altri accessori.

sabato 25 agosto 2007

Toyota Rav4 Crossover

Si riconosce per l’assenza della ruota di scorta sul portellone posteriore la nuova versione della Toyota Rav4. Si chiama “Crossover” e si presenta con un aspetto dinamico e con le doti più sportive dell’intera gamma. Enfatizza, infatti, le doti stradali e sportive della sport utility Toyota. Cerchi grandi e runflat… Rav4 Crossover è dotata di esclusivi cerchi in lega leggera a 5 razze con diametro di 18 pollici e pneumatici “Runflat”. Il portellone posteriore senza ruota di scorta e l’assenza dei roof rails sul Rav4 “Crossover” ne enfatizzano ulteriormente l’aspetto meno fuoristradista della nuova versione.

Prima 1, poi 3… La Rav4 Crossover sarà disponibile da subito nella versione equipaggiata con il più potente turbodiesel, il 2.2 D-4D da 177 CV nell’allestimento Luxury. Dopo l’estate, invece, dovrebbero arrivare altre due versioni della Crossover, con il 2 litri a benzina da 152 CV e con il 2.2 D-4D da 136 cavalli. Terza generazione per il SUV di successo… Nel 2006 è stata lanciata la terza generazione della Rav4, e come da programma, il successo non si è fatto attendere. Rav4 continua a riscuotere consensi, confermando Toyota come il costruttore leader nel segmento dei SUV compatti. Il 2006 non soltanto è stato l’anno del lancio della terza generazione di questo modello, ma è stato anche quello in cui si è registrato il più alto numero di unità vendute: 19.676. Un successo che si conferma nel 2007 con 7.864 unità vendute nei primi quattro mesi (con un obiettivo di 20.000 unità per il 2007) e che porta il numero totale di Rav4 commercializzati in Italia a più di 115 mila.

lunedì 20 agosto 2007

Chrysler Crossfire SRT-6 coupé 2004

La Chrysler Crossfire è tecnologia raffinata, design emozionale e piacere della guida sportiva. Ad un anno dal suo lancio sul mercato italiano, Chrysler annuncia l'arrivo della versione ad alte prestazioni SRT-6, evoluzione estrema delle caratteristiche dinamiche di Crossfire coupé. Presentata in anteprima mondiale al 74° Salone Internazionale dell'Automobile di Ginevra, Chrysler Crossfire SRT-6 coupé sarà il primo modello Chrysler con il marchio SRT ad essere commercializzato al di fuori del Nord America. Chrysler Crossfire SRT-6 coupé è equipaggiata con un 3.2 litri sovralimentato capace di esprimere una potenza di 334 CV (246 kW). Dispone di un assetto spiccatamente sportivo, un eccezionale impianto frenante, nuove soluzioni aerodinamiche ed un allestimento dell'abitacolo pensato per gli appassionati delle auto ad alte prestazioni.

Presentato in occasione del Salone di Detroit 2002, lo Street Racing Technology comprende il team di ingegneri del reparto corse Chrysler ed i tecnici Mopar Performance Parts. "Si tratta di un team composto da veri appassionati, professionisti estremamente competenti che amano il loro mestiere e lo considerano il più bel lavoro al mondo" ha detto Dan Knott, Director Street and Racing Technology del gruppo Chrysler. SRT produce parti speciali per vetture protagoniste delle competizioni americane molto apprezzate da tutti gli appassionati che desiderano qualcosa in più dalle loro automobili di serie. Il team Street Racing Technology ha realizzato ad oggi tutti i veicoli Dodge SRT: Dodge Viper SRT-10, la quintessenza dell'auto sportiva americana che arriverà a fine anno sui mercati europei, Dodge SRT-4, la berlina compatta preferita dai preparatori americani ed il pick-up Dodge Ram SRT-10 equipaggiato con l'8.3 litri di Dodge Viper, entrato nel Guinness dei Primati per essere il più veloce pick-up prodotto in serie al mondo. "SRT ha sempre cercato di elevare il livello delle prestazioni ed imporsi come un punto di riferimento" ha affermato Knott. "Per farlo, nostro obiettivo è lavorare essenzialmente su motorizzazione, assetto, freni, esterni, allestimenti interni e realizzare veicoli che rappresentino il massimo in termini di sportività e prestazioni". Il 3.200-V6 sovralimentato da 334 CV (246 kW) di potenza e 42,8 kgm (420 Nm) di coppia, permette a Chrysler Crossfire SRT-6 coupé di accelerare da 0 a 100 km/h in circa 5 secondi. Dotato di turbocompressore e di intercooler acqua-aria, il 3,2 litri 18 valvole mette a disposizione il 90% della sua coppia massima in un'ampia gamma di regimi di rotazione, tra i 2.300 ed i 6.200 giri/minuto. Chrysler Crossfire SRT-6 è equipaggiata con una versione particolarmente evoluta della trasmissione automatica a 5 marce con AutoStick presente a richiesta su Chrysler Crossfire, in grado di gestire la potenza del motore e la sua maggiore coppia ai bassi regimi. La velocità massima è autolimitata a 255 km/h.

La presenza del marchio SRT su un'automobile impone che le sue prestazioni rappresentino un punto di riferimento da ogni punto di vista. Prove effettuate sulle autostrade tedesche, sui circuiti ovali ad alta velocità, in pista e sulle strade più impegnative del mondo hanno confermato che Chrysler Crossfire SRT-6 è in grado di fornire quel genere di prestazioni che gli appassionati cercano, grazie anche ad un assetto e ad un comportamento su strada davvero speciali. Gli ingegneri del team SRT hanno irrigidito l'assetto originale rendendo ancora più sportivo il comportamento della vettura e riducendone il sottosterzo. Ciò è stato ottenuto irrigidendo la taratura delle sospensioni: le molle anteriori e posteriori sono ora da 790 N/cm e 840 N/cm contro i 530 N/cm della versione 3.2 litri da 215 CV. Gli pneumatici adottati per Chrysler Crossfire SRT-6 sono di tipo UHP per altissime prestazioni Michelin Pilot Sport da 225/40 ZR18 (anteriori) e 255/35 ZR19 (posteriori). Il controllo elettronico della tenuta di strada (ESP) è stato regolato in modo specifico per guidare questa biposto in modo ancora più brillante, lasciando il piacere al conducente di controllare la vettura in sbandata. Per fare in modo che Chrysler Crossfire SRT-6 fosse in grado di fermarsi in spazi estremamente ridotti ed avesse un'ottima resistenza al fading, gli ingegneri del team SRT l'hanno equipaggiata con quattro freni a disco ventilati (anteriori da 330 x 32 mm, posteriori da 300 x 22 mm) con due pinze anteriori da 44/44 mm e posteriori da 42/42 mm. Questa soluzione permette a SRT-6 di fermarsi da 100 a 0 km/h in appena 35 metri.

Le modifiche alla carrozzeria suggerite dall'esperienza agonistica hanno migliorato le prestazioni, differenziando la versione SRT-6 da quella originale. Chrysler Crossfire SRT-6 coupé ha uno spoiler posteriore fisso che trasmette un'immediata immagine di velocità e di potenza, ma che soprattutto riduce la portanza e migliora l'equilibrio aerodinamico alle alte velocità. Uno spoiler aggiunto elegantemente al bordo dello spoiler anteriore svolge un'analoga funzione aerodinamica sull'avantreno e migliora il flusso dell'aria verso il circuito di raffreddamento. Le originali ruote in lega di alluminio (anteriori da 18 pollici, posteriori da 19 pollici) con disegno a 15 razze danno un ulteriore tocco di sportività all'aspetto esteriore di Crossfire SRT-6. All'interno dell'abitacolo di Chrysler Crossfire SRT-6, raffinate finiture dal carattere sportivo ed il tachimetro con fondo scala di 320 km/h, richiama immediatamente al temperamento della vettura. Chrysler Crossfire SRT-6 ha sedili avvolgenti studiati per garantire un maggior sostegno nell'uso quotidiano così come per l'uso su pista. Rivestiti in pelle Nappa Pearl, trattengono meglio i loro occupanti grazie alla presenza dei fianchetti e delle imbottiture rivestite in alcantara. Il logo SRT-6 è ricamato sui poggiatesta. Cuciture appena accennate di colore grigio sui sedili e sul volante completano la finitura interna della versione 2005 di Crossfire SRT-6.

sabato 11 agosto 2007

Honda FR-V 2007

L’anticonformista è colui che non segue idee ed abitudini predominanti in un dato ambiente sociale e periodo storico. La Honda FR-V è un’auto molto particolare e versatile che non ha mai seguito la moda del momento, ma ha potuto costruirsi una propria nicchia di mercato dove la concorrenza è davvero limitata. Una 3+3. E’ una monovolume media, da sei posti veri posizionati su due file, in poche parole una 3+3 che ispira lunghi viaggi in compagnia. Insomma alla Honda hanno visto lungo ed ora che la piazza sembra orientata anche verso modelli dalla forte personalità, si ritrova un’auto già conosciuta ed affidabile, un punto fermo del settore che torna alla ribalta con un restyling leggero e nuovi motori. A livello estetico ha, nel bene e nel male, un suo fascino che non segue certo i soliti luoghi comuni e sotto il “vestito”, un nuovo motore 1.8 litri i-VTEC da 140 cv nuovo di zecca.

Nuovo trucco. Insomma si è rifatta il “trucco” limando e migliorando il suo già ricco carnet tecnico, che fa della comodità e della funzionalità le sue armi migliori. Punta molto su design, modularità e qualità, lo studio stilistico è indirizzato a dare un’immagine solida e robusta, in particolar modo nella zona anteriore, dove cambia la calandra, scudo e fari, senza dimenticare quel “pizzico” di dinamicità, che si esprime nella tipica forma del posteriore. Interni più curati. Molta cura è stata posta anche per gli interni, la plancia è molto curata e piacevole al tatto. La posizione di guida è comoda, con il cambio e la pedaliera ben posizionati. L’assemblaggio, la finitura e la qualità dei materiali utilizzati sono di gran pregio. Il cruscotto è ben leggibile, basta un colpo d’occhio per consultare la strumentazione ed il pannello di controllo al centro della plancia si raggiunge con facilità. Il climatizzatore si regola facilmente con i comandi al centro della plancia, comodi da utilizzare ed a portata di mano. Il sedile centrale anteriore si può ribaltare per trasformarsi in un comodo piano d’appoggio con due nicchie portaoggetti e dei portabicchieri. Tra le altre dotazioni ricordiamo la presa ausiliaria per i-Pod ed il lettore/registratore audio digitale sulle versioni Comfort Plus ed Executive. V-TEC sotto il cofano. Il nuovo motore 1.8 litri i-VTEC da 140 cv, dispone di una coppia massima di 174 Nm a 4.300 giri/min, consente alla nuova FR-V di accelerare da 0 a 100 km/h in 10,6 secondi e di raggiungere la velocità massima di 190 km/h. Il tutto con un consumo medio dichiarato di 7,5 litri/100 km. A questo motore, può essere abbinato il nuovo cambio automatico a 5 rapporti. Al volante della nuova FR-V. Su strada stupisce per silenziosità e linearità di erogazione, si viaggia in estremo comfort, coadiuvati dalla proverbiale tenuta di strada e piacere di guida dei modelli Honda. A questo si affianca la variante diesel, il noto 2.2 i CTDi da 140 cv (consumo medio 6,3 litri/100 km), ora equipaggiato con filtro anti-particolato.

Fiat Bravo 1.4 T-Jet 150 CV

Si aprono oggi in Italia gli ordini di Fiat Bravo equipaggiata con motroe sovralimentato 1.4 T-Jet da 150 CV. Disponibile negli allestimenti Dynamic, Emotion e Sport, la nuova versione ha un listino prezzi (chiavi in mano) che parte da 20.280 € e che propone di serie, su tutti gli allestimenti, il sofisticato sistema ESP completo di Hill holder. 55.000 gli ordini per la Bravo... La nuova motorizzazione amplia la gamma della Fiat Bravo che vede oltre 55.000 ordini raccolti dal lancio (fine gennaio 2007) al 30 giugno (oltre il 50% al di fuori dell’Italia). E in Italia, dal mese di aprile, cioè da quando il ritmo di consegne è andato a regime, Fiat Bravo è leader della categoria con una quota media di quasi il 17%. Inoltre, il mix di vendite è composto dagli allestimenti più ricchi: il 35% dei clienti sceglie le versioni top di gamma (Emotion e Sport) e il 60% l’allestimento Dynamic. Infine, la motorizzazione preferita dal 70% dei clienti è il brillante 1.9 Multijet da 120 CV.

Piccola cubatura, tanta coppia... Il 1.4 T- Jet da 150 CV è il primo di una nuova famiglia di propulsori che equipaggeranno Bravo (si aggiungerà a breve anche il 1.4 T-Jet da 120 CV) che applicano la filosofia del downsizing: l’adozione di un turbocompressore di nuova generazione, abbinato ad un motore di cilindrata ridotta, che consente di esprimere prestazioni confrontabili o superiori a propulsori di cilindrata superiore, ma con consumi ed emissioni inferiori. La presenza del turbo aumenta sensibilmente la coppia massima rendendola disponibile a un regime di giri molto basso, con il risultato di offrire grande elasticità e una prontezza di risposta senza confronti rispetto ai tradizionali motori aspirati. Il tutto con una fondamentale semplicità costruttiva che va a beneficio della robustezza e dell’affidabilità. Più veloce con un tasto... Il T-Jet sviluppa una potenza massima di 150 CV a 5.500 rpm e una coppia massima di 206 Nm, praticamente costante fra i 2.000 rpm e i 5.000 rpm. Le prestazioni sono davvero interessanti: la velocità massima è di 212 km/h mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 8,5 secondi. Inoltre, sulla versione Sport, la funzione overboost attivata dal pulsante “Sport”, agendo sulla mappatura della centralina e sulla pressione del turbo (oltre che sul carico al volante), migliora ulteriormente la coppia massima a 230 Nm e l’accelerazione a 8,2 secondi. Infine, i consumi di 7,1 l/100 km rendono tale prestazione ancora più interessante, posizionando Fiat Bravo 1.4 16v T-Jet da 150 CV come la migliore tra i suoi diretti concorrenti in termini di rapporto accelerazione-consumi.

Jaguar XJ 2.7 Diesel

All’incredibile eleganza dell’ammiraglia Jaguar XJ il Costruttore anglosassone unisce la fruibilità del motore Diesel. Decide di equipaggiare questa berlina top di gamma con il V6 turbodiesel che già abbiamo avuto modo di apprezzare sulla S-Type, un twin-turbo capace di ottime prestazioni, consumi limitati e una silenziosità incredibile, tanto da rendere assolutamente non percepibile la tipologia di motore. L’aggiunta del motore Diesel completa la gamma della XJ, Jaguar può in questo modo può offrire una motorizzazione turbodiesel su tutta la propria gamma di berline, iniziano dalla X-Type, passando poi per la S-Type e aggiungendo ora questa ammiraglia XJ. L'ammiraglia leggera. La XJ è la prima vettura di serie Jaguar realizzata con una struttura monoscocca in alluminio leggero, una tecnologia che permette di ridurre drasticamente i pesi e quindi prestazioni dinamiche assolutamente migliori di molte ammiraglie della concorrenza. A questo si aggiungono poi motorizzazioni sempre potenti, a partire dal 3 litri da 238 CV, il 3,5 litri da 258 CV, il 4,2 litri da 298 CV e la versione sovralimentata di quest’ultimo da ben 395 CV.

Arriva il diesel. A questa importante gamma di motori si aggiunge il V6 2.7d che eroga ben 207 CV e soprattutto una coppia massima pari a 435 Nm a 1.900 g/m. Grazie a questi valori, ed alla leggerezza della vettura, la XJ 2.7d vanta accelerazioni e riprese particolarmente rapide (passa da 0 a 100 km/h in 8,2 secondi). Isolamento da Studio di registrazione! Il massimo comfort di viaggio è tra le assolute priorità nella progettazione di una vettura di questo segmento per cui con l’adozione di questo motore diesel gli ingegneri sono andati ad intervenire per avere la massima silenziosità nell’abitacolo: la rumorosità viene ridotta ai livelli più bassi grazie ad un sistema integrato che utilizza materiali fonoassorbenti sulla parete interna del cofano motore, guarnizioni ermetiche tra il pannello del cofano ed il vano motore ed una nuova doppia struttura della paratia per abbattere il rumore del motore all’interno dell’abitacolo. La XJ 2.7 diesel è, inoltre, la vettura più silenziosa della sua categoria riguardo alla rumorosità esterna. La “Vehicle Certification Agency” ha rilevato che il livello di rumorosità della XJ è più basso di circa 7 decibel rispetto al limite previsto dalla normativa europea in tema di vetture diesel.

Si viaggia su un cuscino d'aria! La XJ 2.7 twin-turbo diesel è la migliore della sua categoria per quanto riguarda l’isolamento delle vibrazioni del motore al minimo. Tale risultato è stato ottenuto grazie ai supporti attivi del motore, che sono stati introdotti su tutti i modelli 2006 della XJ e rappresentano un’assoluta novità in campo automobilistico. I supporti del motore sono stati progettati e sviluppati in collaborazione con la Avon Automotive. I motori diesel generano un livello di vibrazioni molto maggiore rispetto agli equivalenti propulsori a benzina, ragione per cui i supporti montati sulla XJ diesel variano. I supporti attivi utilizzano un sistema di controllo elettronico ed un meccanismo motorizzato per eliminare il 90 per cento delle vibrazioni del motore al minimo, un notevole impatto sui livelli di vibrazioni che possono essere avvertiti dagli occupanti della vettura. Altri aggiornamenti della gamma. In coincidenza con l’introduzione del nuovo motore diesel è stata apportata tutta una serie di miglioramenti sull’intera gamma per rendere questa ammiraglia sempre più elegante, confortevole esclusiva e prestazionale. La gamma XJ 2006 presenta, inoltre, una serie di nuovi equipaggiamenti che ora sono di serie su tutti i modelli. La carrozzeria presenta Impercettibili cambiamenti, mentre una gamma di ausili alla guida come il sistema di controllo della pressione pneumatici (Tyre Pressure Monitoring System), il limitatore automatico della velocità (ASL) ed il sistema senza fili Bluetooth ne fanno una vettura più sicura oltre che offrire un ambiente ancor più rilassante. Inoltre Jaguar è la prima industria automobilistica ad introdurre nel settore delle vetture premium un vetro stratificato fonoassorbente. Questo vetro riduce la rumorosità aerodinamica e quella del motore fino a 5 decibel rispetto ad un normale vetro stratificato. Allo stesso tempo, l’airbag del lato guida è ora isolato dallo sterzo, garantendo un significativa riduzione delle vibrazioni che vengono trasmesse al guidatore. Tutte le XJ montano di serie cerchi in lega da 19” e 20” oltre al sistema di controllo Jaguar della pressione pneumatici (TPMS), il quale segnala al guidatore un eccessiva perdita di pressione.

Sul strada seduti nel salotto. Ma è acceso o spento? Straordinario, come per le motorizzazioni a benzina, si fa quasi fatica ad avvertire se il potente V6 twinturbo è già avviato. Il contagiri fermo ben sotto i 1000 giri ci viene in aiuto! Le vibrazione sono praticamente assenti. L'ammiraglia del Giaguaro la conosciamo bene, una berlina di lusso che della sua leggerezza fa la carta vincente! Con i 207 CV, molti di meno delle sue dirette concorrenti più pensante e con motori di cilindrata maggiore, la XJ D è capace di prestazioni anche migliori della più piccola S-Type! La velocità massima è di 225 km/h e nello scatto 0-100 km/h ferma il cronometro a 8,2 secondi, stesso tempo della versione 3.0 V6 benzina da 238 CV. Ovviamente la carta vincente della XJ 2.7 Twin-Turbo Diesel è da ricercare nei costi di gestione. Consumi contenuti e intervalli di manutenzione programma più ampi rispetto ai modelli a benzina. Inoltre secondo fonte Jaguar, la previsione di costo di un tagliando rispetto ad esempio ad una Mercedes S320 Cdi è del 27% in meno!

Jeep Wrangler 2006

Jeep Wrangler ha rappresentato l’oggetto dei desideri di tre generazioni di giovani e meno giovani. Un’icona per chi ama la vita avventurosa o semplicemente vuole spostarsi ed apparire con una auto fuori dagli schemi e assolutamente ricca di personalità. Così da 65 anni Jeep continua ad accrescere le leggendarie doti della Wrangler. Il costruttore annuncia a Detroit, per il modello 2007, maggiori doti fuoristradistiche, miglior comportamento su strada, interni più spaziosi e confortevoli, maggiore potenza e coppia motrice, più sicurezza attiva e passiva e maggiore funzionalità! La nuova Wrangler sarà disponibile in tre differenti versioni Wrangler X, Sahara e Rubicon. Nuove combinazioni di capote, portiere e parabrezza, nove originali tonalità di colore per la carrozzeria, cerchi da 16, 17 e 18 pollici consentono una maggiore personalizzazione del nuovo Jeep Wrangler 2007.

Nata per arrivare ovunque. La nuova Wrangler rispetto alla precedente affronta il fuoristrada con una maggiore altezza da terra (che insieme al ridotto sbalzo anteriore e posteriore, permettono angoli di attacco, superamento dossi ed uscita pari rispettivamente a 44,3°, 25,4° e 40,4°), cerchi e pneumatici maggiorati, assali rigidi ad alta resistenza, sistema di trazione Command-Trac® con riduttore Rock-Trac™ di nuova generazione, nuovi bloccaggi elettrici degli assali e scollegamento elettronico della barra stabilizzatrice anteriore (sistema denominato Active Sway Bar System). Jeep Wrangler X e Sahara dispongono di una versione migliorata dell’assale anteriore Dana 30 e del Dana 35 posteriore. La versione Rubicon, invece, è equipaggiata con assali anteriori e posteriori ad alta resistenza Dana 44. Quest’ultimo è inoltre disponibile a richiesta su tutti i modelli incluso nel pacchetto traino. Nel fuoristrada più estremo per garantire una valida protezione del serbatoio carburante, della scatola ripartitore e della coppa dell’olio del cambio, sono presenti tre differenti protezioni sottoscocca.

Più comfort in strada con l'assetto riprogettato. Gli accorgimenti per un migliore comportamento sull’asfalto prevedono una struttura molti più resistente alla torzione, il passo allungato, e le carreggiate allargate. L’assetto è tutto più morbido, con molle meno rigide e una maggiore escursione in compressione ed estensione per gli ammortizzatori. Più comoda e versatile. Gli interni del nuovo Jeep Wrangler 2007 sono studiati per garantire una maggiore funzionalità, aumentare il comfort degli occupanti e migliorare l’ergonomia. L’abitacolo è stato totalmente riprogettato e presenta un nuovo quadro strumenti, una nuova consolle centrale e nuovi sedili avvolgenti con schienale alto. Il tutto con una spaziosità superiore. Diverse soluzione per coprirsi la testa... L’inedito hardtop è modulare ed è formato da tre pannelli, uno per il lato sinistro, uno per il destro ed infine uno posteriore. I pannelli laterali sono è facilmente smontabili da una sola persona. Sulla nuovo Jeep Wrangler 2007 è inoltre disponibile l’innovativa capote Sunrider™ che può essere utilizzata come tetto apribile oppure abbassata completamente. La capote può essere anche ripiegata completamente all’indietro sopra guidatore e passeggero anteriore creando un’ampia apertura. Un V6 più leggero, compatto e potente del vecchio 6 cilindri in linea. Sotto il cofano tutte le versioni di Jeep Wrangler 2007 saranno equipaggiate con il nuovo motore 3,8 litri V6 che sostituisce il precedente 6 cilindri in linea Power-Tech di 4.000 cc più pesante e voluminoso. Il nuovo propulsore sviluppa 205 CV, ha una coppia massima di 325 Nm ed è abbinato ad un cambio manuale a 6 marce oppure ad una trasmissione automatica a 4 rapporti. Maggiore sicurezza e funzionalità! Presenti sulla nuova Wrangler controllo elettronico di stabilità (ESP), sistema elettronico anti-ribaltamento, airbag bifase, airbag laterali montati sui sedili e dispositivo OCS (Occupant Classification System). Alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata, navigatore satellitare con monitor full-screen, impianto stereo Alpine® da 368 Watt con funzione MP3, autoradio SIRIUS a richiesta. Esposta già da ora a Detroit, ma diponibile sono per la fine dell'anno. Jeep Wrangler 2007 sarà disponibile a fine 2006 nei principali mercati internazionali, e si prevede anche un nuovo motore turbodiesel, sicuramente molto interessante in un mercato come il nostro.

Toyota Aygo Blu

Con oltre 40mila Aygo vendute in Italia dal lancio nel 2005, la piccola Toyota conquista una posizione di rilievo nella gamma del costruttore Giapponese e costituisce un boom destinato a proseguire nel tempo. Perfetta cittadina... Versatile, brillante e dai consumi contenuti, la Aygo risponde prontamente alle richieste di un’automobilista giovane, attento all’ambiente ed all’immagine. Particolarmente interessante la versione con cambio meccanico robotizzata M-MT, da oggi anche in un nuovo allestimento. Si chiama Aygo Blu, dalla livrea micalizzata che indossa, e combina la funzionalità e la praticità alla raffinatezza ed eleganza.

Cambio robotizzato e automatico. Eccezionale nel traffico urbano con l’incomparabile facilità di uso e dinamicità del cambio robotizzato, grazie al quale per passare di rapporto in rapporto in maniera sequenziale con un semplice tocco sulla leva. Ancor più semplice e senza pensieri quando si seleziona la modalità “auto”, con il cambio che diventa un vero e proprio automatico, ideale nel congestionato traffico urbano, fatto di continui stop and go. Personalizzata... Il blu tinge la carrozzeria, ma anche alcuni particolari interni: bocchette di aerazione, quadro strumenti e altri particolari sono in tinta con la carrozzeria. Viaggiatrice... Aygo Blu esce dalla città per il weekend e per farlo, di serie, è compreso il “Travel Pack – Samsonite” personalizzato Aygo. Un comodo trolley 45 ore, uno zaino porta PC, un beaty case ed un porta CD. Aygo Blu M-MT è già in listino ed è offerta a 11.300 Euro.

Nissan Micra 160SR

Ritorna la SR, versione sportiva della Micra che nella versione precedente aveva raccolto larghi consensi tra il pubblico giovane. Anche questa versione, accreditata di un pizzico di pepe in più, soddisferà i guidatori più esigenti. 160 ingannevole... E si, subito i palati più raffinati si sono fatti trarre in inganno dal numero che precede la sigla SR. Non i sono i cavalli! Il cuore della Micra 160SR è il nuovissimo propulsore a quattro cilindri da 1.6 litri, 16 valvole, capace di una potenza massima di 110 CV.

Sospensioni sportive! Ovviamente la Micra 160SR non poteva ereditare le sospensione della versione base! Ecco allora che al fine di accentuare la maneggevolezza, conferire un tono di sportività alla guida e rendere più preciso il controllo della vettura, le sospensioni sono state irrigidite e il servosterzo è stato modificato. L'avantreno ora presenta una barra antirollio più rigida e molle più dure. Nel retrotreno, invece, è stata modificata la forma delle boccole dei bracci longitudinali ed è stata aumentata la rigidità della barra di torsione. Le ruote sono da 16 pollici e calzano pneumatici della misura 185/50R. I cerchi in lega a 11 razze sono resi ancora più accattivanti dalla colorazione grafite scuro.

Per i meno esperti... Per quelli con il piede pesante ma con scarse doti tecniche, l'elettronica viene in aiuto. Niente paura, il controllo elettronico di stabilità è stato integrato nell’equipaggiamento di serie. Abitacolo da supercar. Ovviamente alle numerose modifiche a livello di telaio, anche gli interni sono stati migliorati. Speciali sedili sportivi, pedaliera in alluminio e quadranti della strumentazione grigi con sfondo avorio conferiscono agli interni della Micra 160SR un autentico fascino sportivo. Le prestazioni non mentono mai! Il motore non è potentissimo ma ugualmente in grado di garantire delle ottime prestazioni alla Micra in versione "pepata". La velocità massima è di 183 km/h, l'accelerazione da 0 a 100 km/h di soli 9.8 secondi e la ripresa in quinta marcia da 80 a 120 km/h è pari a 13,5 secondi. Il tutto sempre con un occhio attento ai costi di esercizio: 6,6 litri di carburante nel ciclo combinato di 100 km, manutenzione e cambi d’olio con intervalli di 30.000 chilometri.

Nissan 350Z Gran Turismo 4

Dalla strada ai videogame, la sportiva di Casa Nissan sbarca nel mondo dei giochi interattivi con una versione del tutto speciale. Grazie a un’intesa esclusiva con Sony, la Nissan 350Z sarà uno dei bolidi a scendere in pista nella prossima e attesissima release di Gran Turismo 4. Ovviamente per celebrare l’evento non poteva mancare una edizione limitata : si chiama 350Z Coupé Gran Turismo 4 e sarà realizzata, per l’Europa, in soli 700 esemplari. Rispetto alla versione “standard” la 350Z GT4 vanta piccole ma significative novità : la più importante è un incremento di potenza, che passa da 280 a 300 CV.

Aggiornamento tecnico al propulsore tra le modifiche più di sostanza, quelle orientate alla riduzione degli attriti nel motore e ad una maggiore rigidità del monoblocco. Nuovo anche il filtro aria per ottimizzare le caratteristiche di “respirazione”. Più giri in alto, la linea rossa sale infatti a 7000 giri rispetto ai precedenti 6600, ben 20 i cavalli in più rispetto alla 350Z standard. La velocità massima resta limitata a 250 km/h, ma lo scatto da 0 a 100 km/h ora è di appena 5,8 secondi Più emozioni al volante grazie al propulsore più potente ed anche più reattivo agli input dell’acceleratore, per offrire un’esperienza di guida ancora più travolgente. La 350Z Gran Turismo 4 non passerà inosservata. I colori disponibili per la carrozzeria sono solo due – nero e giallo metallizzato – e gli esclusivi cerchi in lega da 18” a cinque razze le conferiscono una presenza scenica davvero imponente. 700, saranno solo settecento gli esemplari della 350Z GT4 che il mercato Europeo, quindi chiudete e andate a prenotarla subito altrimenti chi resterà a mini vuote non resterà solo che guidarla in Gran Turismo 4.

mercoledì 8 agosto 2007

Audi A5 2007

Serie 3 Coupé, Mercedes CLK fate attenzione, un’agguerrita concorrente sta per arrivare sulle strade con un aspetto decisamente elegante e sportivo, motori potenti FSI e TDI ed una versione ancor più sportiva. Con una lunghezza di 4,63 metri la Audi A5 rientra fra le Coupé del segmento superiore. I quattro comodi sedili e il volume del vano bagagli di 455 litri la rendono una confortevole vettura da viaggio. Alla sua dinamicità provvedono motori FSI e TDI con una gamma di potenza che va da 170 a 265 CV. Per la trasmissione della forza motrice è possibile scegliere fra trazione anteriore o integrale “quattro”, cambio manuale a sei rapporti o cambio automatico. Linee sportive e muscoli lievemente marcati. Nervature disegnate dal vento e profili regolari. Così si presenta la A5, sobria ed elegante, ma allo stesso tempo estremamente sportiva. Il frontale mostra chiaro e deciso lo spirito della coupé due porte: calandra single frame, i gruppi ottici slanciati e rettangolari e le grandi prese d’aria che evidenziano l’ampiezza del frontale.

Lussuoso e sportivo l’ambiente. Interni sportivi ed orientati alla guida dinamica, incentrati sul guidatore e progettati seguendo le leggi della massima ergonomia. Materiali di altissimo livello e contenuti tecnologici per il comfort e info-entertainment da ammiraglia. Chiave intelligente Nuova chiave per l’accensione: morbida sagoma e gradevole superficie risulta veramente piacevole al tatto. Ma la caratteristica peculiare è la possibilità di comunicare con la rete di bordo. È, infatti, in grado di memorizzare numerose informazioni come, ad esempio, il chilometraggio attuale ed i messaggi di allarme del sistema di informazione per il conducente. Al momento della manutenzione ciò semplifica e velocizza le procedure di accettazione della vettura. Sotto il cofano i cavalli abbondano! Tutti i propulsori sono dotati di iniezione diretta, quelli a benzina con tecnologia FSI, quelli Diesel con tecnologia TDI Common Rail. Sei cilindri il più potente. La motorizzazione a benzina di punta della Audi A5 è costituita dal nuovo FSI da 3,2 litri dotato dell’innovativo sistema di variazione dell’alzata delle valvole Audi valvelift system. Questa innovazione aumenta notevolmente l’efficienza del motore. Si hanno così maggiore potenza e una dinamica di marcia migliore a fronte di maggiore efficienza. L’Audi A5 3.2 FSI ha 265 CV ed un’erogazione della coppia fluida con una curva a 330 Nm da 3000 a 5000 giri al minuto. In appena 6,1 secondi il 3.2 FSI quattro con cambio manuale a sei marce scatta da 0 a 100 km/h. La velocità massima è stata fissata sui 250 km/h.

Turbo da 170 cavalli. Sarà disponibile in fase successiva ala lancio, un inedito quattro cilindri high-tech 1.8 TFSI da 170 CV. Combinando turbocompressore con iniezione diretta di benzina questo propulsore consente un’accelerazione e una ripresa eccezionali, praticamente in ogni fascia di regime. TDI tutti 6 cilindri. Il Turbodiesel più potente della A5 è una versione completamente rivisitata del 3.0 TDI. Ora ha una potenza di 240 CV e una coppia massima di ben 500 Nm, un’accelerazione di 5,9 secondi e una velocità massima di 250 km/h. Il secondo TDI disponibile per la Audi A5 è il V6 2,7 litri 190 CV con cambio Multitronic. Anche in questo caso le cifre parlano da sole: alla velocità massima di 232 km/h si contrappone un consumo medio di 6,7 litri. E l’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 7,6 secondi conferma la natura sportiva anche di questa versione della Audi A5. La Audi A5 2.7 TDI Multitronic è dotata di trazione anteriore, mentre il TDI 3,0 litri con cambio manuale trasmette la sua forza motrice a tutte e quattro le ruote. Come su numerosi altri modelli Audi, la trazione integrale permanente quattro della Audi A5 distribuisce nella configurazione base, in modo da esaltare le potenzialità dinamiche della vettura, il 40 per cento della forza sull’asse anteriore e il 60 percento sull’asse posteriore. Tale configurazione si automodifica in base alle condizioni di guida e all’aderenza al manto stradale. Multitronic a otto rapporti con modalità Sport. Per la 3.2 FSI e la 2.7 TDI è disponibile il cambio automatico multitronic che offre un comfort ineguagliato con un lungo rapporto di trasmissione massimo è molto parsimonioso nei consumi in quanto lavora sempre nella gamma di rendimento ottimale. Se il conducente preferisce uno stile di guida sportivo, può utilizzare questo cambio in modalità manuale con ben otto rapporti predefiniti.

venerdì 3 agosto 2007

Chrysler Crossfire Roadster 2004

Presentata all'ultimo Salone di Detroit ed ora finalemente pronta per viaggiare sulle nostre strade, la nuova Chrysler Crossfire Roadster. Una sportiva che incarna il puro spirito Roadster fatto di tecnologia, stile, prestazioni e, perché no, status symbol. È equipaggiata con un V6 SOHC a 90 gradi con 18 valvole ed una cilindrata di 3,2 litri, con cambio manuale a sei marce o trasmissione automatica a cinque velocità. Grazie ai 218 CV erogati dal propulsore, insieme ai 210 Nm di coppia, vanta prestazioni velocistiche di tutto rispetto. Ancor più se sposate ad un autotelaio, un sistema di sospensioni altamente tecnologico ed un'elettronica sofisticata. Per aprire il tetto basta sganciare, abbassare e far ruotare il comando posto al centro della traversa del parabrezza. La capote in tessuto viene rilasciata e si solleva di circa venti centimetri, mentre i finestrini vengono abbassati automaticamente. Un pulsante al centro del cruscotto comanda l'apertura del tonneau e la piegatura al suo interno della capote. Tutto in 22 secondi esatti!

La coda di Crossfire Roadster è decisa e rastremata e pone in bella mostra le grandi ruote posteriori da 19 pollici. Lo spoiler rimane retratto a bassa velocità e si attiva non appena si raggiungono i 95 km/h. Il dinamismo del roll-bar in argento satinato posto immediatamente dietro i sedili del conducente e del passeggero, rafforza lo slancio della carenatura del copri-tonneau. Il lungo cofano e la coda tronca rendono inconfondibile il profilo di Chrysler Crossfire Roadster. Vista posteriormente la Roadster appare con "le spalle larghe", com'è richiesto dai cerchi posteriori maggiorati di un pollice rispetto a quelli anteriori da 18. Il sofisticato abitacolo di Chrysler Crossfire Roadster fa da perfetto complemento all'esterno della carrozzeria. Dal sedile di guida, la linea dorsale sembra continuare attraverso il parabrezza sul quadro strumenti, sulla console centrale e sulla leva del cambio. I sedili sono rifiniti in pelle ed il logo alato Chrysler è impresso su entrambi i poggiatesta. I quadranti degli strumenti di forma circolare sono precisi ed eleganti, con gradazioni di bianco su sfondo nero, cornice nera e finitura in argento satinato. La consolle centrale in silver accomuna in un'unica linea fluida la parte superiore del cruscotto creando un ambiente da vera sportiva. La Crossfire Roadster equipaggialta con il 3.2 18V è in vendita ad un prezzo di listino pari a 39.150 Euro, con il cambio manuale, mentre sono necessari 40.650 Euro per la versione con cambio automatico. Rispetto alla versione Coupè, per entrambi le versioni, è necesario un surplus di 1.500 Euro in meno.

Alfa Romeo 147 Q2

Tenendo conto dell’attuale scenario tecnologico dei turbodiesel che ha visto un forte aumento della coppia da trasmettere alle ruote anche su vetture compatte, Alfa Romeo ha sviluppato il sofisticato sistema Q2, con il differenziale autobloccante. Personalizzata. L’Alfa 147 Q2 propone, all’esterno, baffi, calandra e calotte specchi satinati, spoiler posteriore, codino di scarico cromato, assetto ribassato e la sigla specifica Q2. L’abitacolo. All’interno, invece, questa versione offre una caratterizzazione sportiva come dimostrano: strumento con scala rossa ed illuminazione bianca; rivestimento in pelle con cuciture rosse per volante e per cuffie del cambio e del freno di stazionamento; mostrine del volante e mobiletto centrale di colore grigio scuro; batticalcagno specifico Q2; e pedaliera in alluminio. Completano la dotazione dell’Alfa 147 Q2 i comandi radio al volante, il cruise control, il sistema VDC e i 6 airbag. In più, la vettura in esposizione aggiunge i sedili in pelle a conformazione sportiva con cuciture rosse, impianto audio Bose®, navigatore satellitare e fari allo xenon.

Autobloccante come nelle competizioni. Il sistema Q2 si basa sulla presenza di un differenziale a slittamento limitato, di tipo meccanico Torsen. In particolare, questo differenziale ha il compito di ripartire la coppia tra le ruote motrici anteriori in modo dinamico e continuo secondo le condizioni di guida e del fondo stradale. Inoltre, abbinato alla esclusiva sospensione anteriore a quadrilatero, il sistema permette un tuning particolarmente efficace del veicolo. Per la guida sportiva. Percorrendo una curva in condizioni di scarsa aderenza (strada bagnata, innevata, fango, ecc.) o guidando in modo sportivo, spesso ci si trova nella condizione di perdita di aderenza della ruota interna, dovuta al fatto che il differenziale ripartisce la coppia alla ruota più “scarica” sottraendola a quella esterna che, essendo gravata dal peso aggiuntivo del rollio della vettura, potrebbe sfruttare un attrito complessivo più elevato. In questa situazione si possono avere due risposte diverse a seconda dell’equipaggiamento della vettura. Infatti, su un modello privo di ASR - VDC, il risultato percepito è un pattinamento della ruota interna, una perdita di controllo del veicolo (forte sottosterzo) e la mancanza di accelerazione all’uscita della curva. Se invece la vettura è dotata di ASR - VDC, l’intervento dei sistemi di assistenza alla guida tolgono potenza al motore, intervenendo sulla valvola a farfalla, rendendo di fatto impossibile la modulazione dell’acceleratore e dando una spiacevole sensazione di calo di potenza e interazione con la vettura.

Cosa succede in presenza del sistema Q2? Nel momento in cui la ruota interna inizia a perdere aderenza, la coppia viene parzialmente trasferita verso la ruota esterna garantendo un minore sottosterzo, una maggiore stabilità, una più alta velocità di percorrenza della curva, un intervento dei sistemi di controllo del veicolo meno frequenti e invasivi. A tutto vantaggio dei piacere di guida e del pieno controllo del veicolo. Terreni a scarsa aderenza. Nella marcia su terreni con condizioni di bassa aderenza, spesso succede di avere le ruote motrici in condizioni di diversa motricità. Per esempio, percorrendo una strada dopo una nevicata o una pioggia intensa, una ruota si trova sul margine della carreggiata, a diretto contatto con la neve residua, mentre l’altra si trova in una zona già pulita o asciutta. In queste particolari condizioni, una partenza o una forte accelerata porta ad avere uno slittamento della ruota con condizioni critiche di attrito, con forti reazioni sul volante, uno spunto inadeguato e la necessità di effettuare continue correzioni con il volante per mantenere la traiettoria. Con il sistema Q2 gli effetti negativi vengono contrastati grazie al trasferimento progressivo di coppia verso la ruota che può sfruttare il maggiore coefficiente di attrito, rendendo più semplice, ad esempio, una partenza in salita su una strada di montagna e più sicura e confortevole la marcia su tratti di strada con mutevoli condizioni del manto stradale.

Alfa Romeo 8C Competizione

Debutta a Parigi la versione definitiva dell’affascinante Alfa 8C Competizione, la vettura è direttamente derivata dal concept che destò ammirazione al Salone di Francoforte del 2003 e si è avvalsa nello sviluppo delle migliori competenze tecnico-industriali nell'ambito del Polo Sportivo Alfa-Maserati. In particolare, la cooperazione tra le due Case si è svolta in un'ottica di integrazione tra le funzioni di progettazione di Alfa Romeo e quelle produttive di Maserati. Tradizione... La 8C Competizione si ispira al passato del Marchio milanese: già dal nome evocativo che richiama la grande tradizione sportiva dell’Alfa Romeo. Infatti, la sigla 8C negli anni Trenta e Quaranta ha contraddistinto le vetture, da competizione e stradali, equipaggiate con il potente “otto cilindri” realizzato dal famoso progettista Vittorio Jano. Invece, il termine “Competizione” vuol essere innanzitutto un omaggio alla “6C 2500 competizione”, coupè sportivo guidato nel 1950 dalla coppia Fangio-Zanardi nella celebre Mille Miglia.

Veramente bella! 2 posti secchi e linee pulitissime per questa potente sportiva. Le necessità dell’aerodinamica fortunatamente non hanno influito pesantemente nell’aspetto, che ha mantenuto pulizia nelle forme, sinuosità e molto stile retrò! L’aria avvolge la vettura e segue il suo percorso naturale, non ostacolata da spigoli e irregolarità. Infatti, tutte le superfici e i profili dei montanti e dei vetri, insieme alla forma e alla posizione degli specchietti retrovisori, sono stati ottimizzati sia con calcoli computazionali sia con prove in galleria e dal vero. E’ stata dedicata molta attenzione al fine di creare un effetto “suolo” che ha permesso di ottenere un Cz (coefficiente di deportanza) negativo che, come sulle vetture da competizione, contribuisce ad aumentare la stabilità alle alte velocità. Le superfici della vettura sono molto scolpite e abilmente modellate. In dettaglio, grande dinamicità viene impressa dal segno orizzontale “scavato” in corrispondenza al passaruota anteriore verso la fiancata. Le ruote di grandi dimensioni e i possenti “muscoli” dei parafanghi posteriori accentuano la personalità e la forza del modello, senza per questo togliere eleganza a quelle linee che scorrono morbide, quasi a sottolineare la bellezza formale dei singoli elementi degli esterni: il proiettore a “goccia” incastonato come una pietra preziosa nel parafango anteriore, i fanali posteriori a Led sintesi di tecnologia e razionalità, l’essenziale maniglia della porta. Inoltre, nel frontale ritroviamo gli stilemi caratteristici dell’Alfa Romeo, con una nuova interpretazione dei “baffi” e dello scudo. Cuore V8. Sotto il cofano un inedito 8 cilindri a V di 90° e cilindrata di 4691 cm3, progettato con un obiettivo preciso: garantire prestazioni straordinarie, ma senza rinunciare alla fluidità di marcia e alla fruibilità in ogni situazione, dalla pista alla guida nel traffico cittadino. Le massime prestazioni del motore si riassumono in una potenza massima di 450 CV a 7000 g/m, una coppia massima di 470 Nm a 4750 g/m ed un regime massimo di 7500 g/m.

Trasmissione robotizzata e differenziale autobloccante. Per la 8C Competizione i tecnici ripropongono uno schema più volte utilizzato dalla Casa: l’architettura transaxle con cambio al retrotreno. Questo schema permette di una distribuzione pesi molto efficace per l’handling della vettura. Grazie alla ridotta dimensione assiale del motore e all’integrazione con gli elementi del telaio fin dalle prime fasi di progettazione, tutto il gruppo motopropulsore è stato alloggiato in posizione particolarmente arretrata, come si conviene ad una impostazione sportiva. Il cambio a 6 rapporti, con selezione computerizzata delle marce tramite le levette dietro al volante, è stato sviluppato per garantire cambi marcia velocissimi e può essere utilizzato nelle modalità Manuale-Normale; Manuale-Sport; Automatico-Normale; Automatico-Sport; Ice. Infine, il differenziale autobloccante permette di gestire con straordinaria efficacia accelerazioni e stabilità in ogni situazione. Per la guida… Le sospensioni prevedono uno schema a quadrilateri con portamozzi e bracci in alluminio forgiato e puntone supplementare per il controllo della convergenza. Per assicurare una frenata potente ed efficace anche nell’uso più intenso, l’impianto frenante propone dischi forati e ventilati con pinze freno in alluminio. Inoltre, per “incollare” la vettura all’asfalto sono stati scelti pneumatici da 20” appositamente sviluppati per garantire prestazioni eccellenti: 245/35 all’avantreno e 285/35 al retrotreno, montati su cerchi a fori in alluminio fluoformato per assicurare leggerezza e massima efficienza nella ventilazione dei freni. Infine, per garantire un utilizzo sempre divertente e sicuro in qualunque condizione di guida, la 8C Competizione propone l’ultima edizione del VDC Alfa Romeo, un sistema evoluto di controllo di stabilità e trazione, per garantire al pilota il massimo “feeling” con la vettura.