Porsche Cayenne S Transsyberia 2008 - Nonostante l’eccellente risultato ottenuto nel 2007, gli ingegneri tedeschi non sono stati con le mani in mano e hanno lavorato molto per migliorare le auto da gara e renderle ancora più efficaci e resistenti nel fuoristrada. Rispetto al passato alcune modifiche si notano a occhio nudo, mentre altre sono celate alla vista. Confermato il tocco di arancione a livello della livrea, tra le novità più evidenti c’è il diverso taglio dei paraurti, disegnati più attillati per migliorare gli angoli di attacco e di uscita e limitare il rischio d’incontri troppo ravvicinati con il terreno.
Oltre che per le buche, la Cayenne Transsyberia 2008 è attrezzata anche per superare con maggior disinvoltura i guadi. Con le guarnizioni ottimizzate, il pavimento e le porte assicurano una tenuta stagna fino all’altezza dei finestrini. Come se non bastasse, molti componenti elettrici sono spostati in alto o comunque laddove l’acqua non riesce ad arrivare. La scheda tecnica parla di una profondità massima superabile in condizioni standard di 78 cm, pronti però ad aumentare considerevolmente con il semplice montaggio dello snorkel per il sistema di alimentazione.
Quanto invece alla meccanica, non si segnalano interventi di rilievo. Il V8 da 4,8 litri e 385 cv è sempre quello della Cayenne S, con l’aggiunta di uno scarico sportivo che permette di risparmiare qualche chilo sulla bilancia e godere di un sound un po’ più corposo quando si stuzzica l’acceleratore. Sul fronte trasmissione c’è il cambio standard, un automatico a sei marce modificato solo a livello dei rapporti, che sono poi quelli accorciati che utilizza la versione GTS. La trazione è integrale permanente Porsche Traction Management, con una ripartizione base della coppia motrice 62:38 tra ruote posteriori e anteriori. In caso di necessità, comunque, la centralina – aggiornata nel software - può cambiare le carte in tavola e scaricare anche tutta la potenza su un solo asse.
Quanto la motricità sia buona lo abbiamo potuto sperimentare sul campo, accomodandoci prima accanto al compassato Rod Millen e poi vicino all’irruente Tonino Tognana sul percorso di prova allestito dalla Porsche per gli equipaggi iscritti al Transsyberia 2008. Guidata in modo pulito o con il coltello tra i denti, questa Porsche fa comunque un figurone, rivelando potenzialità enormi. Tra le mani dell’arzillo cinquantaseienne neozelandese (dal 1994 al 2007 detentore del tempo record della Pikes Peak) ha mostrato soprattutto un grande bilanciamento sui tratti veloci, rivelandosi ben controllabile anche tenendo sullo sterrato velocità da autobahn.
Oltre che per le buche, la Cayenne Transsyberia 2008 è attrezzata anche per superare con maggior disinvoltura i guadi. Con le guarnizioni ottimizzate, il pavimento e le porte assicurano una tenuta stagna fino all’altezza dei finestrini. Come se non bastasse, molti componenti elettrici sono spostati in alto o comunque laddove l’acqua non riesce ad arrivare. La scheda tecnica parla di una profondità massima superabile in condizioni standard di 78 cm, pronti però ad aumentare considerevolmente con il semplice montaggio dello snorkel per il sistema di alimentazione.
Quanto invece alla meccanica, non si segnalano interventi di rilievo. Il V8 da 4,8 litri e 385 cv è sempre quello della Cayenne S, con l’aggiunta di uno scarico sportivo che permette di risparmiare qualche chilo sulla bilancia e godere di un sound un po’ più corposo quando si stuzzica l’acceleratore. Sul fronte trasmissione c’è il cambio standard, un automatico a sei marce modificato solo a livello dei rapporti, che sono poi quelli accorciati che utilizza la versione GTS. La trazione è integrale permanente Porsche Traction Management, con una ripartizione base della coppia motrice 62:38 tra ruote posteriori e anteriori. In caso di necessità, comunque, la centralina – aggiornata nel software - può cambiare le carte in tavola e scaricare anche tutta la potenza su un solo asse.
Quanto la motricità sia buona lo abbiamo potuto sperimentare sul campo, accomodandoci prima accanto al compassato Rod Millen e poi vicino all’irruente Tonino Tognana sul percorso di prova allestito dalla Porsche per gli equipaggi iscritti al Transsyberia 2008. Guidata in modo pulito o con il coltello tra i denti, questa Porsche fa comunque un figurone, rivelando potenzialità enormi. Tra le mani dell’arzillo cinquantaseienne neozelandese (dal 1994 al 2007 detentore del tempo record della Pikes Peak) ha mostrato soprattutto un grande bilanciamento sui tratti veloci, rivelandosi ben controllabile anche tenendo sullo sterrato velocità da autobahn.
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