A sette mesi di distanza dalla presentazione della nuova versione, la Casa coreana evolve l’offerta della Santa Fe, tra le SUV più apprezzate in Italia che in pochi mesi ha conquistato oltre 4000 italiani. Quello che mancava… Con l’arrivo del nuovo modello, forse mancava quel qualcosa in più sul fronte motoristico e di allestimento per far quel salto di qualità che un po’ tutti si aspettavano. Ecco quindi, un motore diesel più potente ed in regola con le norme Euro 4 (la versione con cambio automatico dispone anche di filtro antiparticolato) ed un allestimento ancor più ricco e curato per le dotazioni di bordo. Più potente e più ecologico. La vera novità è la rinnovata motorizzazione 2.2 CRDi VGT ora allineata alle norme Euro4, che ottimizza e migliora le già ottime doti della serie precedente. Si tratta di un 4 cilindri turbodiesel da 2.2 litri con testata a 16 valvole accreditato di ben 155 CV a 4.000 giri/min e una coppia di 343 Nm a 2.200 giri/min. Le prestazioni ed i consumi confermano la bontà del propulsore. La Santa Fe 2.2 CRDi VGT raggiunge una velocità massima di 179 km/h ed è capace di scattare da 0 a 100 km/h in 11,6 secondi. Il consumo spazia da 6 litri per 100 km ad andature normali su percorsi extraurbani fino a 9,4 litri nella guida urbana, registrando nel ciclo medio combinato un ottimo valore di 7,3 litri/100 km. Per il cambio è possibile scegliere tra il manuale a 5 marce e l’automatico-sequenziale sempre a 5 marce. In questa seconda opzione la Santa Fe è dotata di serie di filtro antiparticolato. Nessuna novità invece per la motorizzazione a benzina più orientata a chi è alla ricerca di prestazioni ancor più spinte. Si tratta di una moderna unità interamente in alluminio, 6 cilindri a V di 2,7 litri di cilindrata che dispone di 189 CV e che permette alla SUV coreana di raggiungere i 190 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi. Per questa unità è disponibile un cambio manuale a 5 marce mentre l’automatico-sequenziale ha solo 4 rapporti. La coppia dove serve... La trazione di tipo integrale permanente vanta un vero asso nella manica, stiamo parlando del TOD (Torque On Demand), un sistema che gestisce elettronicamente la coppia motrice tra l’asse anteriore e il posteriore. Come funziona? Nella marcia normale, la trazione è tutta sulle ruote anteriori, solo quando serve viene ripartita sulle ruote posteriori fino al 50%. Per superare gli ostacoli più difficile è possibile anche bloccare il differenziale per avere la trasmissione fissa sulle quattro ruote (50 % davanti e 50% dietro), questo possibile attivarlo fino ad una velocità di 40/45 km/h. Per il resto della meccanica, le sospensioni della Hyundai Santa Fe sono a quattro ruote indipendenti, anteriori McPherson e Multilink nel posteriore. L’impianto frenante è a 4 dischi naturalmente accompagnato da ABS ed EBD. Lo sterzo a cremagliera è molto diretto e con ridotto raggio di sterzata per disimpegnarsi al meglio sia nei parcheggi cittadini, sia nei percorsi off-road. Infine, grandi ruote da 17 o 18 pollici che ospitano pneumatici di grandi misure, 235/65 o 235/60.
giovedì 8 novembre 2007
Hyundai i30
Hyundai ha scelto i nomi che i futuri modelli avranno: un più chiaro orientamento tecnologico ed una base comune, comprensibile a tutti. Impiegherà codici alfanumerici che possano mettere in relazione tecnologia e valori essenziali del marchio. La “i” è stata scelta come lettera in grado di racchiudere entrambi i messaggi. In codice. La i30 è la prima Hyundai ad avere la “i” nel suo nome. Il numero 30 è l’equivalente numerico della lettera assegnata al segmento a cui questa vettura appartiene, il segmento Europeo C. L’attribuzione della numerazione avverrà quindi come segue (i + equivalente numerico della lettera di segmento): “i10” sarà la piccola del Segmento A, la “i20” la compatta Segmento B, già in mostra proprio a Ginevra la “i30”, la media del Segmento D sarà denominata “i40” ed infine l’ammiraglia sarà la “i50”. Tutto già denominato... Hanno già un nome le possibili evoluzioni di versione e carrozzerie: alla “i” verrà aggiunta un’ulteriore lettera. Ad esempio i30 CW sarà la cross-wagon segmento C. La nuova nomenclatura verrà applicata solo per i prossimi modelli venduti in Europa e non sostituirà quindi, immediatamente, i nomi dei modelli attuali. Europea per l'Europa. Disegnata dal centro europeo di Russelsheim, la i30 presenta un profilo sportivo e punta a sedurre il pubblico europeo in cerca di vetture funzionali ed economicamente vantaggiose, ma anche diverse e di immagine. Le dimensioni, 4.245 mm di lunghezza, 1.765 mm di larghezza e 1.480 mm di altezza, la inseriscono nella media delle compatte del Segmento C. Il passo lungo, 2.650 mm consente un abitacolo particolarmente spazioso. Anticipazioni sui motori... La i30 prevede un motore a benzina da 1,4 litri con 108 cavalli in grado di offrire una buona offerta per l'entry level con consumi contenuti e prestazioni brillanti. Disponibile inoltre un motore a benzina da 1,6 litri e 121 cavalli ed il più potente 2.0 litri da 140 cavalli. Le motorizzazioni più interessanti sono rappresentate dai propulsori CRDi, millesei e 2.000 cc con rispettivamente 115 e 140 cavalli.
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